Siena nello specchio del suo Costituto in volgare del 1309-1310

Non potevano che essere gli spazi istituzionali di Palazzo Pubblico a ospitare martedì prossimo, 17 giugno, alle ore 17.30, la presentazione di “Siena nello specchio del suo Costituto in volgare del 1309-1310”, il volume curato da Nora Giordano e Gabriella Piccinni che pubblica gli atti dell’omonimo convegno tenutosi nell’aprile 2010.

Alla presenza del sindaco, Bruno Valentini, e dell’assessore alla Cultura, Massimo Vedovelli, nella Sala del Mappamondo interverranno Franco Franceschi, dell’Università degli Studi di Siena, e Paolo Nanni, dell’Università di Firenze. Il Costituto del Comune è stato celebrato tra il 2009 e il 2010 con una serie di iniziative, cerimonie, spettacoli, mostre e letture in occasione del 700° anniversario della sua traduzione dal latino al volgare. Si tratta di un testo molto studiato, stupendo nei suoi contenuti legislativi e superbo nella sua godibilissima lingua, nella bella scrittura e nelle miniature che ornano il codice.

“Ma è Siena – commentano le due curatrici – la vera protagonista del volume. La Siena trecentesca che, come recita il titolo, si specchia nel suo Costituto, fonte inesauribile di informazioni su temi che spaziano dalla politica, all’economia, al diritto, all’edilizia e al decoro dello spazio urbano, alla società urbana, all’emergere di ideali civici, alle forme della protesta sociale, alla religione civica, alla lingua, come contributo alla storia formidabile dell’Italia comunale del primo Trecento”.

“La pubblicazione degli atti del convegno – commenta il sindaco Valentini – che vertono sui valori fondanti del Costituto, assume, in questo momento storico, un significato di straordinaria attualità. La concordia, la giustizia, l’uguaglianza e la pace costituiscono, infatti, le linee guida della Siena del Buongoverno, alla quale dobbiamo continuare a ispirarci per individuare le soluzioni alle problematiche del nostro presente. Così, assume ancor più significato la presentazione del volume negli spazi di Palazzo Pubblico: luogo di democrazia e di inclusione di tutti i cittadini”.