Basilicata regione speciale nella sanità

Per riprendere la proposta lanciata dal Presidente di Confcooperative Giuseppe Suanno, la Basilicata, tra i venti sistemi regionali sanitari, può diventare “regione speciale” anche nella sanità. A dichiaralo in una nota il presidente di Sanità Futura, Michele Cataldi. 

“La nostra “ricetta” – scrive – ha ben poco a che fare con il modello di virtuosismo di spesa che abbiamo conosciuto sinora con la precedente legislatura regionale. Sanità Futura da tempo ha presentato proposte molto semplici che si basano su due micro riforme (l’equiparazione delle strutture della sanità privata accreditate all’interno del Servizio Sanitario Regionale; le prescrizioni specialistiche su ricettario del Ssn) per due macro risultati (azzerare le liste di attesa, attrarre utenza extraregionale). 

In particolare, per azzerare la mobilità passiva che drena risorse finanziarie importanti verso altre Regioni – continua Cataldi – abbiamo lanciato il progetto di “quattro torri/strutture polifunzionali” da individuare nei territori limitrofi a Campania, Puglia e Calabria. 

Le cosiddette “quattro Torri” dovrebbero essere necessariamente delocalizzate rispetto al centro della regione ma restando strettamente connesse al sistema ospedaliero regionale e consentire l’appropriatezza del sistema offrendo servizi “all in day” soprattutto di prevenzione per evitare i più costosi ricorsi al ricovero ospedaliero. 

Abbiamo – secondo Cataldi- un’opportunità da non sprecare: le regioni limitrofe sono alle prese con i piani di rientro e pertanto sono costrette a tagliare servizi e prestazioni e ad incrementare le tariffe. Noi possiamo, attraverso la nostra offerta di qualità, esercitare un ruolo di attrazione di utenza extraregionale. E’ una strada che vogliamo continuare a percorrere in sintonia con Federsolidarietà-Confcooperative che qualche settimana fa ha tenuto a Rifreddo l’assemblea regionale. Spetta alla politica – conclude- il dovere pubblico di condurci fuori dalla crisi verso l’unico cammino possibile nella gestione dei servizi alla salute: un sistema socialmente responsabile. Il rischio è che invece di regione speciale diventiamo regione “scadente”.