Da Uil e Comune di Ferrara precisazioni sul pagamento della Tasi

Al fine di evitare inutili polemiche e per dovere di precisione relativamente alla querelle della settimana scorsa in ordine al pagamento della Tasi e al raffronto con l’Imu 2012, Uil e Comune di Ferrara intendono esporre alcuni chiarimenti. Il criterio usato dalla Uil per l’analisi delle simulazioni sui costi della Tasi, paragonati ai costi dell’Imu pagata dal 2012 che tengono conto anche delle detrazioni per i figli minori, è un criterio scelto dalla Uil su scala nazionale. Nel caso di Ferrara, si dà atto che in quella simulazione sono stati commessi errori nell’elaborazione della media ponderata, ma che tali errori sono stati prontamente corretti, non appena segnalati. La Uil conferma il riconoscimento dello sforzo del Comune di Ferrara nel ridurre la pressione fiscale complessiva diminuendo l’Addizionale Comunale Irpef che, come è noto, colpisce soprattutto le persone con redditi fissi (lavoro dipendente e pensione) e conferma l’apprezzamento anche per la “manovra Tasi” che prevede l’aumento dell’aliquota applicata al 3.3, ma con un sistema di detrazioni tali per cui ogni contribuente pagherà all’incirca 5 euro in meno rispetto a ciò che ha pagato con l’Imu nel 2012. Tale risparmio è però reso vano, per le famiglie con meno di tre figli, dal mancato sistema di detrazioni che il Governo non ha confermato per il nuovo tributo della Tasi. Ricordiamo che tali detrazioni ammontavano a 50 euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni, e che la loro scomparsa comporta, per le famiglie con meno di tre figli, un effettivo aggravio di spesa rispetto al 2012. Va altresì dato atto che, pur nelle ristrettezze di bilancio, l’Amministrazione Comunale ha deliberato che per le famiglie con 3 o più figli la detrazione di 50 euro, a carico del Comune, sia comunque prevista.