Sopralluogo dell’assessore Stocker al Martinsheim di Castelrotto

Il finanziamento, il personale ed i servizi della case di riposo sono stati al centro della recente visita dell’assessora Stocker alla casa di riposo Martinsheim di Castelrotto.

Le esigenze e le nuove problematiche della casa di riposo Martinsheim di Castelrotto sono state al centro della recente visita dell’assessora provinciale Martha Stocker alla struttura la quale si è confrontata con il direttore Erick Schmuck, il presidente Konrad Santoni, e la responsabile dell’assistenza Heidi Senoner, Filomena Sattler del consiglio di amministrazione e Martin Schönauer dell’Ufficio anziani e distretti sociali.

Il Martinsheim, che ospita anche persone affette da demenza, dispone complessivamente di 70 posti letto, la maggior parte dei quali è utilizzata dalla cassa di riposo, mentre 25 letti sono riservati all’assistenza. Tra le istanze esposte dal direttore della struttura vi sono l’esigenza di una regolamentazione del finanziamento nel lungo periodo e la carenza di personale e l’importanza di introdurre posti letto per periodi transitori.

Da parte sua l’assessora ha affermato che la Provincia sta facendo tutti gli sforzi per assicurare il mantenimento degli attuali standard assistenziali e che devono essere definiti i servizi essenziali così come quelli opzionali. Non è invece ipotizzabile, secondo l’assessora, un aumento dei mezzi finanziari.

I dirigenti della struttura hanno quindi illustrato all’assessora i dettagli di un progetto finalizzato ad assicurare l’assistenza medica agli ospiti del Martinsheim. IN sostanza un team di tre medici di medicina di base effettua tre volte la settimana delle visite presso la casa di riposo, a queste si aggiungono le visite del primario del Reparto di geriatria dell’Ospedale di Bolzano; un dentista effettua una visita una volta al mese ed eventualmente la struttura può fare ricorso ad uno psichiatra.

Sono state quindi sottoposte all’attenzione dell’assessora una serie di proposte per ridurre la burocrazia, come, ad esempio, una più stretta collaborazione tra le case di riposo ed i distretti.