Anisap Basilicata su incremento ticket sanitari

“L’aumento tra il 2010 e il 2013 del 69,5 per cento dei ticket sanitari in Basilicata con una media di circa 64 euro pro-capite, che segna l’incremento più elevato insieme a Campania e Puglia, rispetto ad una media nazionale del 33 per cento, per un ammontare complessivo, da noi, di 26,1 milioni di euro, conferma “la giustezza della nostra posizione assunta sin dal 2010, insieme ad altre organizzazioni della sanità privata, contro il superticket”. E’ quanto sostiene, in una nota, la Federazione nazionale delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private (Anisap), che riferendosi a quanto emerge dai dati incrociati della Corte dei Conti e dell’Istat, evidenzia che “nel corso degli ultimi tre anni, numerosissimi lucani hanno dovuto rinunciare a cure e soprattutto ad esami importantissimi per la prevenzione”. “La Corte dei conti – si aggiunge nella nota – indica la necessità di intervenire sul sistema. Il Governo e le Regioni, al lavoro per la stesura del Patto per la Salute previsto per fine giugno, hanno deciso di ritoccare lo schema di compartecipazione alla spesa in vigore. Le ipotesi prevedono un aumento delle prestazioni sottoposte a ticket e una maggiore equità attraverso la differenziazione dei livelli di contribuzione”. L’Anisap evidenzia che “è allo studio anche l’introduzione di un tetto annuale massimo differenziato per situazione economica”, mentre “per la specialistica si pensa all’abolizione del superticket da 10 euro”. Per l’associazione “va salvaguardato il principio secondo il quale la partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria debba essere improntata all’equità e a tutela delle famiglie con redditi più bassi. In particolare, pensiamo che vadano salvaguardate le famiglie con redditi complessivi tra i 25 e i 30 mila euro l’anno, costrette in molti casi a tagliare persino sulle prestazioni di prevenzione della salute”.