Un anno in più per il per pareggio di bilancio

“Le previsioni di primavera della Commissione indicano una non conformità con il parametro della riduzione del debito nel 2014 poiché l’aggiustamento strutturale prospettato (soltanto 0,1% punti percentuali del pil) è inferiore a quello richiesto di 0,7% punti percentuali”, scrive la Commissione europea. Per questo “il Consiglio è del parere che siano necessari sforzi aggiuntivi, in particolare nel 2014, per garantire la conformità ai requisiti del patto di stabilità e crescita”. Per il 2015 Bruxelles raccomanda di “portare a compimento l’ambizioso piano di privatizzazioni; attuare un aggiustamento di bilancio favorevole alla crescita basato sui significativi risparmi annunciati che provengono da un miglioramento duraturo dell’efficienza e della qualità della spesa pubblica a tutti i livelli di governo, preservando la spesa atta a promuovere la crescita, ossia la spesa in ricerca e sviluppo, innovazione, istruzione e progetti di infrastrutture essenziali”.

Una delle raccomandazioni del commissario agli Affari economici Olli Rehn riguarda le riforme: “Aumentare l’intensità delle riforme per sostenere la crescita e l’occupazione”. Olli Rehn ha riconosciuto che l’Italia è già “impegnata in un programma di riforme considerevole”. Ma ha anche ricordato l’alto livello del debito pubblico del Paese. La commissione ha sottolineato che è necessario “perseverare nella lotta all’evasione fiscale e adottare misure aggiuntive per contrastare l’economia sommersa e il lavoro irregolare”:

Per Bruxelles bisogna “riesaminare la portata delle agevolazioni fiscali dirette e allargare la base imponibile, soprattutto sui consumi; vagliare l’adeguamento delle accise sul diesel a quelle sulla benzina e la loro indicizzazione legata all’inflazione, eliminando le sovvenzioni dannose per l’ambiente; attuare la legge delega di riforma fiscale entro marzo 2015, in particolare approvando i decreti che riformano il sistema catastale onde garantire l’efficacia della riforma sulla tassazione dei beni immobili; sviluppare ulteriormente il rispetto degli obblighi tributari, rafforzando la prevedibilità del fisco, semplificando le procedure, migliorando il recupero dei debiti fiscali e modernizzando l’amministrazione fiscale”.