Trento, Ivan Zucchelli accusato di aver ucciso la farmacista Daniela Sabotig

Un aiuto agli investigatori sarebbe giunto dalle ricerche effettuate in rete da Ivan Zucchelli, 48 anni, accusato di aver assassinato Daniela Sabotig, farmacista di 54 anni, colpendola con un sasso alla testa e poi simulando un incidente stradale.

Ivan Zucchelli, che mirava ai soldi della farmacista, fingendosi suo amico, aveva fatto ricerche compromettenti prima di entrare in azione. La donna, da tempo malata, aveva affidato all’uomo la gestione del suo patrimonio, gli aveva firmato una procura per vendere immobili e lo aveva reso beneficiario della sua polizza vita.

Ivan Zucchelli, da quanto si apprende, era sommerso di debiti. Avrebbe pertanto organizzato il tutto per incassare l’assicurazione, simulando un incidente stradale nel quale Daniela Sabotig moriva e lui si salvava per miracolo. Le ferite al capo riportate dalla farmacista non hanno però convinto investigatori e medico legale, che le giudicavano non compatibili con un incidente stradale. Ulteriori indagini hanno così fatto propendere per la versione dell’incidente simulato e il ferimento tramite corpo contundente, e poi il colpo di scena. Zucchelli aveva lasciato tracce informatiche del suo crimine. Cercava sui motori di ricerca “sovradosaggio Valium”, “infortunio conducente”, “tempi di riscossione per una polizza”. Gli inquirenti hanno ricostruito l’omicidio. Forse la donna è stata prima stordita con medicinali, che lei prendeva per la sua malattia, in sovradosaggio, poi colpita al capo verosimilmente con un grosso sasso in auto e infine lasciata cadere in una scarpata. Ivan Zucchelli è stato arrestato.