Milano, sala giochi di piazza Bolivar Comune ordina la sospensione dei lavori

Stop del Comune alla sala giochi di piazza Bolivar 4. Palazzo Marino ha ordinato alla proprietà di sospendere tutti i lavori in corso e di non aprire il locale.

Il provvedimento del settore Edilizia del Comune evidenzia che “dall’esame della comunicazione di inizio attività (Cial) emerge la progettata e dichiarata realizzazione di una sala giochi” in piazza Bolivar 4 e che “non è stato dimostrato il rispetto della distanza dai luoghi sensibili”. Pertanto l’Amministrazione “ordina di sospendere le opere edilizie in corso e, nel caso in cui i lavori fossero terminati, diffida dall’insediamento e apertura della sala giochi”, dando “avvio al procedimento volto alla definitiva dichiarazione di inammissibilità/irregolarità della Cial”.

“Milano non dà tregua al gioco d’azzardo – ha detto la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris -. Il caso di piazza Bolivar dimostra ancora una volta che per consentire ai Comuni di intervenire tempestivamente bisogna cambiare la modalità di autorizzazione degli interventi. Ora è sufficiente una comunicazione unilaterale: questo impedisce all’Amministrazione di intervenire preventivamente evitando l’avvio stesso dei lavori”.

“E’ necessario e urgente introdurre l’obbligo del permesso di costruire per qualsiasi tipo di lavoro, anche il più semplice – ha spiegato la vice Sindaco De Cesaris – in modo da permettere al Comune la verifica preventiva del requisito della distanza dei locali dai luoghi sensibili. Ciò renderebbe effettivamente operativa la norma regionale, indipendentemente da qualsiasi autorizzazione della Questura. Detto questo, se non dovesse cambiare la normativa regionale, interverrà la regolamentazione del nuovo Regolamento edilizio del Comune”.

I dati più recenti emersi la settimana scorsa durante il convegno “Le macchinette svuotano la coscienza” organizzato da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, evidenziano che a Milano ci sono 126 locali scommesse autorizzate dalla Questura e 5 sale Bingo in attesa di licenza, 1.223 postazioni Vtl (video lottery), 1.770 pubblici esercizi con slot machines per un totale di 6.257 macchinette. Inoltre, in quello stesso incontro, è emerso che in Italia sono 413.704 le slot autorizzate dai Monopoli di Stato, ossia 1 ogni 145 abitanti (dato al 31 gennaio 2014); 9.300 le imprese specializzate nel settore scommesse e gioco, con una crescita del 31,2% nel 2013.