Bimbo autistico, una petizione via web per il sostegno scolastico

La richiesta di una madre padovana che ha lanciato una petizione via web raccogliendo oltre 60 mila adesioni, affinché il figlio autistico possa continuare a frequentare un centro di formazione professionale, che sarebbe messa in dubbio dall’assenza di persona specializzato che possa seguire il ragazzo, è all’attenzione della Regione Veneto. Secondo la madre, la scelta dell’istituto era stata fatta dopo che un liceo lo scorso anno aveva rifiutato l’iscrizione “asserendo di non avere la struttura adatta ad accogliere un ragazzo autistico”.

Nel centro di formazione professionale – sempre secondo quanto riferito nella petizione lanciata su Change.org – il ragazzo può frequentare solo tre giorni su cinque per problemi legati alla copertura del costo del sostegno. “La situazione del ragazzo – ha detto il governatore del Veneto – è all’attenzione degli uffici regionali che hanno verificato la vicenda con i dirigenti dell’Azienda Ulss n. 16, competente per la presa in carico del ragazzo e che mi risulta, abbia ben seguito tramite i servizi territoriali, con progetti specifici e articolati il suo inserimento a scuola”. “Purtroppo – sottolinea – nei centri di formazione professionale non c’è la possibilità di usufruire dell’insegnante di sostegno su cui la Regione non ha alcun potere perché viene assegnato ai ragazzi disabili dal Ministero dell’Istruzione. Mi risulta tuttavia che il progetto proposto alla famiglia dall’unità di valutazione multidimensionale dell’azienda sociosanitaria preveda di far frequentare al ragazzo un istituto per geometri vicino a casa il cui dirigente si è reso disponibile alla realizzazione di un percorso specifico con un insegnante di sostegno a cui si affiancherà un operatore sociosanitario dell’Ulss per una “copertura” settimanale delle esigenze del ragazzo dal punto di vista educativo e assistenziale”.

“So che la famiglia – aggiunge il presidente – è in continuo contatto con gli uffici competenti dell’Ulss padovana che non hanno fatto mancare riferimento e disponibilità per arrivare alla soluzione migliore per il ragazzo e che la settimana prossima è previsto un nuovo incontro con i genitori per studiare anche, se del caso, la possibilità di inserimento in un centro diurno. Mi sembra che si stia facendo il possibile per sostenere il giovane a cui voglio mandare un incoraggiamento e un augurio. Sarò informato puntualmente dagli uffici regionali e dell’Ulss del proseguo del progetto”.