Cia su programma abbattimento selettivo cinghiali

In una nota la Confederazione Italiana Agricoltori di Basilicata è intervenuta sul caso verificatosi a Castelmezzano dove un branco di cinghiali, si è spinto sino al paese con un rischio altissimo per le famiglie che vivono a ridosso delle aree rurali. Per la Cia Basilicata è la conferma che l’allarme cinghiali lanciato anni fa dalla Conferderazione specie per le zone del Parco Gallipoli Cognato sia rimasto inascoltato. La Cia nella nota ricorda che in passato sono state oltre un migliaio le firme raccolte tra gli agricoltori e piccoli coltivatori a sostegno della petizione volta a sensibilizzare gli organi competenti ad assumere misure ed azioni tempestive per far fronte alla grave situazione creata dalla inarrestabile ed incontrollata proliferazione di cinghiali. La Cia regionale ha denunciato che la presenza di cinghiali è la maggiore causa di danni alle coltivazioni agricole, in particolare orti e campi di mais sono teatro di incommensurabili disastri. Se non affrontato il problema nel suo complesso rischia di degenerare superando il limite di sopportazione degli agricoltori che specie per le aziende agrituristiche di Castelmezzano come “I Sapori del Parco” hanno già subito troppi casi di invasione di cinghiali. Con la Petizione indirizzata al presidente del Parco di Gallipoli Cognato e all’assessore all’Agricoltura e allo sviluppo rurale della Regione, la Cia chiede l’adozione di un programma di abbattimento selettivo al fine di ripristinare il giusto equilibrio di tale specie nell’ambito del nostro territorio e tutte le misure al fine di indennizzare i danni provocati dalla fauna selvatica alle colture e agli allevamenti.