Grazie a FabriQ nascono a Quarto Oggiaro le prime cinque imprese ad alto impatto sociale

Dalla riqualificazione di terreni abbandonati in orti urbani coltivati in condivisone di TerraXchange alle aste di beneficenza on line  con vip e aziende a favore di progetti sociali realizzate da CharityStars, passando per lo sviluppo di compattatori urbani di bottiglie in plastica di Geomundis  o  il nuovo network per mettere in relazioni imprese agricole, operatori sociali e consumatori di prodotti agricoli sviluppato da Social Experiece, fino a un innovativo dispositivo elettronico per monitorare i parametri e i tempi dei nuotatori professionisti e amatoriali realizzato da Xmetrics. Questi i cinque progetti d’impresa sociale che da idee e intuizioni si trasformeranno in vere e proprie imprese grazie alle opportunità e ai percorsi formativi messi a disposizione da FabriQ, il primo incubatore del Comune di Milano specificatamente dedicato all’innovazione sociale, inaugurato lo scorso gennaio dal Sindaco. A selezionare i progetti vincitori, su una rosa di 12 finalisti individuati tra gli oltre 50 partecipanti al bando (chiuso a marzo), una commissione di esperti di alto livello. Menzione speciale per il progetto Omog, che propone la produzione e commercializzazione di omogeneizzati e vellutate biologiche: pur non essendo tra i vincitori la start-up potrà seguire il percorso di incubazione di FabriQ. “Oggi presentiamo cinque progetti ad alto potenziale che potranno diventare imprese di successo rispondendo a domande del territorio. Tutti i progetti selezionati, infatti, si fondano su un approccio di ‘innovazione sociale’ offrendo, attraverso strumenti nuovi, risposte a domande inevase dai mercati tradizionali. L’Amministrazione si dimostra ancora una volta al fianco dei giovani che cercano una possibilità professionale coniugando imprenditorialità e sostenibilità sociale e ambientale”. Così commenta l’assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca che prosegue: “In meno di 3 anni abbiamo contribuito, a vario titolo, a far nascere sei incubatori d’impresa, cui presto se ne aggiungeranno altri due, dall’alimentare al tecnologico passando per il sociale e la green economy, per circa 200  start-up che hanno permesso a tanti giovani di trovare un’opportunità occupazionale e di esplorare nuovi settori confrontandosi con il mercato, i bisogni e le richieste di consumatori e imprese ”. I cinque progetti vincitori, oltre a poter contare su un finanziamento messo a disposizione dal Comune di circa 28mila euro a fondo perduto per ogni singola Start-up, avranno a disposizione un proprio spazio adibito a uffici all’interno di FabriQ. I giovani imprenditori inseriti nel percorso di incubazione d’impresa, della durata di 9 mesi, potranno accedere a un vero e proprio percorso di crescita professionale e di competenze manageriali accompagnati da un apposito staff di tutor che supporterà le neo imprese nelle scelte di gestione amministrativa e finanziaria, di inserimento, promozione e comunicazione nei differenti mercati di riferimento. FabriQ ha preso vita lo scorso mese di giugno da un progetto ideato dal Comune di Milano e sviluppato dalla Fondazione Giacomo Brodolini e Impact Hub Milano. Negli spazi interamente ristrutturati di FabriQ, in via Val Trompia 45/a, trovano casa sino ad un massimo di 15 giovani start-up che possono disporre di uno spazio di accoglienza di 60 mq e 500 mq per uffici e spazi per le imprese, oltre a 86 mq per un auditorium utile a ospitare conferenze ed eventi. Un luogo appositamente ideato per trasformare le idee in occupazione, crescita, sviluppo sociale e metterle in rete. Il tutto nel quartiere di Quarto Oggiaro inserito da tempo nel piano di rilancio dell’area nord-ovest di Milano e che attraversa una fase di totale rinnovamento. Per questo è stato scelto dall’Amministrazione quale laboratorio dei progetti Smart City attivi in città volti a favorire l’inclusione sociale e l’uso intelligente delle tecnologie e a migliorare la qualità della vita nella zona.