Porto Cesareo, catturati in un B&B i latitanti Francesco Mungelli e Alessandro Greco

Arrestati i pregiudicati di spicco della criminalità leccese, rispettivamente di 37 e 31 anni, ricercati dopo essere stati raggiunti lo scorso 24 febbraio da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione chiamata “Network” compiuta dai Carabinieri del Ros e dagli agenti della Squadra Mobile che porto all’arresto di 43 persone, tra capi clan e affiliati alla Sacra Corona Unita, implicati in un giro di droga e attività estorsive ai danni delle attività balneari nella fascia della costa adriatica, soprattutto Vernole e Melendugno. I due, appartenenti al clan della Scu facente capo a Pasquale Briganti, erano armati con una pistola. Gli investigatori non escludono che la serie di attentati intimidatori in atto soprattutto a Lecce capoluogo fosse rivolto, tra gli altri aspetti, anche ad alimentare la loro latitanza. Francesco Mungelli e Alessandro Grec alloggiavano sotto falso nome e utilizzavano documenti contraffatti. Durante la perquisizione nella struttura ricettiva, oltre alle carte di identità, sono state trovate patenti di guida e  tessere sanitarie false, sei cellulari, una pistola Taurus 357 magnum e, nascosti in un sacchetto di zucchero, numerosi appunti relativi alla gestione di traffici illeciti. Sequestrata anche una moto Honda Cbr 1000 parcheggiata nello spazio esterno della struttura.