Vicenza, un albergo di lusso all’ex Macello finanzierà il nuovo polo della creatività all’ex Fiera

Un albergo di lusso fino a 64 camere, con ristorante, spa, sala conferenze, giardini interni, una grande hall, edifici alti al massimo tre piani e posti auto per coprire fino all’80 per cento dei bisogni della struttura. Questo il futuro dell’ex Macello nel progetto di massima sul quale il Comune ha ottenuto il  via libera della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Veneto. “Prima ancora di mettere a gara l’immobile – ha spiegato oggi il vicesindaco e assessore alla Crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – abbiamo voluto capire dalla Soprintendenza se la nostra idea di legarlo alla realizzazione di un’attività ricettiva di qualità economicamente sostenibile fosse compatibile con i vincoli importanti che gravano sullo straordinario contesto architettonico della zona di piazza Matteotti. Ringrazio la soprintendente Gianna Gaudini per la disponibilità dimostrata nel valutare il progetto di massima elaborato dai nostri uffici in termini di destinazione e di volumetrie, aumentate del 10 per cento rispetto ai 17.275 metri cubi attuali. Il confronto con i suoi uffici è stato animato da uno spirito di collaborazione davvero molto superiore rispetto ai semplici obblighi normativi. Il via libera ottenuto rappresenta un passaggio importante e per nulla scontato verso il successo dell’operazione.” Un’operazione, ha ricordato il vicesindaco, che non solo punta al recupero di un’area centralissima e degradata come quella dell’ex Macello, ma i cui proventi serviranno al Comune per rilanciare anche un altro complesso da troppi anni in decadenza: l’ex Fiera del Giardino Salvi, con le due antiche logge. “Nel corso della prima amministrazione Variati – ha ricordato Bulgarini d’Elci – il ragionamento su questi due luoghi, entrambi degradati, alle porte opposte del centro storico, ha portato a decidere per l’alienazione l’ex Macello, che insiste su un’area già ricca di funzioni pubbliche, e per l’investimento delle relative risorse nel recupero dell’ex Fiera, finalizzato alla realizzazione di un polo della creatività.  Ciò a cui stiamo pensando è un luogo dove mettere in ibridazione funzioni pubbliche, culturali e formative, con il mondo economico del territorio, ancora carente di quella ricerca creativa indispensabile per competere sui mercati nazionali.” Tuttavia, se il destino del complesso che si affaccia sul Giardino Salvi sarà pubblico e fortemente innovativo, quello dell’ex Macello non sarà finalizzato solo alla mera monetizzazione: “Considerati i volumi, avremmo potuto consentire l’insediamento di negozi – ha rivelato oggi l’assessore – , ma quella destinazione in quel luogo non ci interessa.  Poiché la città soffre per la carenza di strutture alberghiere destinate al turismo di qualità, abbiamo avviato un percorso per vincolare l’alienazione dell’immobile a questa funzione, creando tutte le condizioni necessarie perché la nostra proposta sia chiaramente valutabile e appetibile dal privato.” Il Comune, quindi, ha affidato con gara alla società specializzata Reag il calcolo della stima del valore dell’ex Macello: “La società di consulenza – ha precisato l’assessore Michela Cavalieri – ha presentato una dettagliata perizia che valuta in 2 milioni e 300 mila euro il valore dell’immobile, cifra che diventerà il prezzo base di vendita. Si tratta di un valore inferiore rispetto alla stima, peraltro sommaria, di 3 milioni e 150 mila euro eseguita alcuni anni fa, ma vanno considerati l’attuale stato di crisi del mercato immobiliare, i costi di trasformazione dell’immobile, i vincoli conservativi e di destinazione a struttura ricettiva.” “Con il parere favorevole della Soprintendenza all’ipotesi progettuale di un albergo di qualità e con il relativo cambio di destinazione urbanistica oggi sottoposto al consiglio comunale, oltre che con la nuova perizia di stima redatta da una società qualificata – ha concluso il direttore generale Antonio Bortoli –  riteniamo di poterci avviare alla gara per l’alienazione dell’ex Macello comunale con una dotazione informativa che renderà decisamente  molto affidabile, per l’acquirente, la verifica dell’interesse sull’operazione”. Il vicesindaco ha annunciato che prima della pubblicazione del bando di gara l’iniziativa dell’amministrazione sarà presentata alla città in un’assemblea pubblica.