Entro tre anni a Piombino un polo siderurgico di avanguardia

La Toscana non rinuncia all’obiettivo di produrre acciaio a Piombino, dove grazie anche all’Accordo di programma entro tre anni ci sarà un polo siderurgico di avanguardia in Europa, ambientalmente sostenibile e con maggior risparmio energetico. Proprio domani, per questo obiettivo, il presidente della Regione, che è anche coordinatore del comitato esecutivo, incontrerà a Roma il viceministro Claudio De Vincenti, per proseguire il lavoro iniziato e avviare entro tre mesi la costruzione di un preciso cronoprogramma.

Lo ha detto oggi il presidente della Regione nella sua comunicazione al Consiglio regionale sulla vicenda Lucchini. E’ avvenuto ciò che tutti i lavoratori avrebbero voluto scongiurare, cioè la chiusura dell’area a caldo, ha detto tra l’altro il presidente, tuttavia l’accordo di programma . Frutto della lotta dei lavoratori e dell’impegno delle istituzioni permette di affrontare il futuro e di non darsi per vinti. L’Europa ha un Piano per la siderurgia e in questo Piano Piombino avrà un ruolo grazie alla riconversione ecologica. Una riconversione a cui, ha proseguito il presidente, i lavoratori chiedono di partecipare attivamente, non chiedendo la cassa integrazione ma un contratto di solidarietà che permetta loro di lavorare alle bonifiche del sito e di presidiare gli impianti perchè l’acciaio riprenda.

Il presidente, che ha ringraziato il governo e il presidente del consiglio per la spinta decisiva all’accordo, ha anche ricordato l’interessamento del Santo Padre, a cui si sono rivolti istintivamente i lavoratori, e che ha saputo intercettare e trasformare in mobilitazione collettiva le passioni travolgenti di chi ha visto tramontare una vita di sacrifici e di lavoro e una storia lunga 150 anni. C’è evidentemente una “connessione sentimentale” tra il popolo e il Santo Padre che le istituzioni e la politica stentano ad esprimere.

Quello che si progetta per Piombino è il più grande intervento mai fatto dalla Regione per una realtà industriale, ha proseguito il presidente, ricordando i termini economico-finanziari dell’accordo: tra il polo siderurgico e l’ammodernamento del porto, arriveranno a Piombino 275 milioni. Di questi ben 142 milioni sono le risorse della Regione Toscana. Per il polo siderurgico 142,2 milioni. Di cui dal Governo: 50 milioni per le bonifiche (messa in sicurezza della falda e del suolo) e 20 milioni per agevolazioni per investimenti. Dalla Regione 62,2 milioni per agevolazioni degli investimenti e 10 per bonifiche delle aree demaniali marittime. Per ammodernamento del porto: 133 milioni. Di cui dal Governo arrivano 56 milioni, dalla Regione 70,8 milioni e 5,6 dall’Autorità portuale.

Per quanto riguarda i lavori al porto il presidente ha detto che stanno proseguendo in tempi rapidi, tali da non far rinunciare all’idea che Costa Concordia possa essere trasportata e smantellata proprio a Piombino. La parte dell’Accordo su cui il presidente si è detto meno convinto ( e di varlo fatto presente anche al presidente del Consiglio) è quella relativa a strade e trasporti, su cui la Regione di aspetta un impegno maggiore. La Tirrenica va fatta, ha detto ancora, tocca al governo intervenire e alla Sat costruire. La Regione chiede che i lavori partano il più presto possibile.

Con questo progetto, ha concluso il presidente, la Toscana è in sintonia con la cultura economica e politica più avanzata, affronta una sfida non facile ma ce la può fare, perchè ci sono le condizioni perchè una storia millenaria possa proseguire.