Fismic Confsal su rilancio stabilimento Sata

La Fismic Confsal comunica che il Consorzio Auto Componentistica Mezzogiorno ha comunicato ufficialmente alle Organizzazioni Sindacali la volontà di disdettare tutti gli accordi esistenti a partire la 1° di luglio e nel contempo ha dato la disponibilità da subito ad un confronto serrato con il sindacato per la stesura di un nuovo accordo che dia alle parti più garanzia per le importanti sfide future alle quali aziende e lavoratori saranno chiamati. Già dal mese di febbraio – si legge in una nota – la Fismic, sollecitava il Consorsio A.C.M., ad una revisione ed armonizzazione degli accordi esistenti, peraltro datati e non più al passo con i tempi. Per la Fismic il principale obiettivo, deve essere quello di garantire non solo la competitività e l’ottimale livello di servizio delle aziende consociate verso il principale cliente Fiat, ma in particolare, una revisione degli accordi, che dovrà consentire, non solo una garanzia dei livelli occupazionali ma anche un miglioramento delle condizioni retributive dei lavoratori. Per la Fismic  la presenza di un forte comparto di aziende del settore della componentistica automotive (13 aziende che occupano al momento circa 1650 dipendenti), che hanno investito 160 milioni di euro per il rilancio e la produzione della componentistica sui nuovi modelli che verranno prodotti nello stabilimento SATA di Melfi, debba rappresentare una risorsa per tutto il territorio del Mezzogiorno, da valorizzare e sostenere. Per la Fismic il nuovo accordo è finalizzato ad uniformare le condizioni di lavoro, quelle retributive e normative a quelle dei lavoratori della SATA, poiché riteniamo che nel comprensorio industriale di San Nicola debbano continuare ad esserci condizioni contrattuali omogenee anche in presenza di Contratti Nazionali diversi.