Vicenza aderisce alla rete delle città magellaniche

Nel 2019 ricorrerà il 500esimo anniversario della prima circumnavigazione del globo, intrapresa tra il 1519 e il 1522 dal navigatore portoghese Magellano, il primo europeo a navigare nell’Oceano Pacifico attraverso lo stretto che prese poi appunto il suo nome. Tra coloro che si unirono alla spedizione e, tra i pochi che riuscirono a concluderla (lo stesso Magellano perì prima per mano dei nativi delle Filippine), vi fu un vicentino, Antonio Pigafetta, che alcuni anni dopo mise per iscritto la narrazione dell’avventura attorno al mondo, dando vita a quello che in molti considerano il primo trattato antropologico moderno per la descrizione attenta delle diverse culture incontrate.

È proprio l’opera di Pigafetta che Vicenza è stata chiamata da Siviglia, città da cui partì e fece ritorno la spedizione di Magellano, ad aderire alla rete mondiale delle “città magellaniche”. L’adesione verrà sottoscritta a giorni dal sindaco Achille Variati, ma l’annuncio è stato dato questa mattina a palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci.

“Aderiamo con entusiasmo al progetto – ha dichiarato il vicesindaco – perchè riteniamo la spedizione di Magellano una delle grandi tappe che hanno portato ad uno scatto in avanti dell’evoluzione della nostra conoscenza. In secondo luogo, la partecipazione al progetto non costa nulla alle città invitate, perchè ciascuna è chiamata a inventarsi un proprio modo di partecipare attraverso eventi, incontri, iniziative, da condividere possibilmente con le altre città della rete, tra le quali figurano Rio de Janeiro, Buenos Aires, Lisbona, Montevideo”.

“Metteremo innanzitutto in campo tutto quello che possiamo produrre dal punto di vista della ricerca scientifica e storica – ha aggiunto Bulgarini -, tant’è che il primo incontro tenutosi un paio di settimane fa per dare avvio alla nostra attività, ha visto la partecipazione del presidente dell’Accademia Olimpica, l’istituzione del nostro territorio che più di qualsiasi altra può assumersi l’onore di costruire una solida impalcatura scientifica, storica, storiografica, naturalistica e geografica. In seconda battuta, piegheremo al tema del viaggio e dell’esplorazione del mondo tutta una serie di eventi che fanno già parte della nostra programmazione culturale, a partire dal festival Vicenza Jazz, che per sua natura è sempre andato a scoprire in chiave jazzistica la cultura musicale di altri Paesi. Senza contare che al tema del viaggio è già dedicato il prossimo ciclo degli spettacoli classici sotto la direzione di Emma Dante. Vogliamo inoltre costruire format che possano essere esportabili in altre città della rete, come avevamo già annunciato in occasione dell’esposizione “Illustri”, o importare noi format ed esperienze di successo da altre città. Infine il viaggio diventerà un tema dei bandi rivolti alle associazioni giovanili che in via sperimentale faremo partire per la progettazione di cultura a Vicenza”.