Indotto Lucchini, un tavolo permanente per seguire la fase di riconversione

Un tavolo permanente, specifico, con le istituzioni, le associazioni di categorie, le aziende e i sindacati per seguire, passo dopo passo, gli effetti che la vicenda delle acciaierie Lucchini sta determinando sulla complessa realtà dell’indotto. E’ questa la proposta con la quale si è presentato oggi l’assessore regionale a lavoro e attività produttive all’incontro sulla situazione della siderurgia a Piombino svoltasi presso il palazzo comunale. Alla luce dell’imminente spegnimento dell’altoforno, ha detto l’assessore, diventa ancora più urgente arrivare alla firma dell’accordo di programma con il Governo per dare sostanza al processo di riconversione della Lucchini e assicurare un futuro al secondo polo siderurgico nazionale. La Regione conferma tutti i suoi impegni, a partire dalla messa a disposizione di 60 milioni dal proprio bilancio, che si aggiungono ai 50 già previsti per l’ampliamento del porto. Al Governo, ha detto l’assessore, chiediamo garanzie per l’impiego prioritario dei lavoratori Lucchini per opere di bonifica, lavori di messa in sicurezza, smantellamenti. L’assessore ha poi invitato i rappresentanti delle aziende dell’indotto a fronteggiare le eventuali criticità facendo ricorso agli ammortizzatori sociali più tutelanti nei confronti dei lavoratori, riconfermando  la piena disponibilità della Regione ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per sostenere lo sforzo delle aziende, a cominciare dal finanziamento di progetti di formazione e aggiornamento. Al termine della riunione è stato concordato che il tavolo si riunirà non appena verrà firmato l’accordo di programma per Piombino.