Petrolio, Cgil su assunzioni per Tempa Rossa

“Non ci stancheremo mai di ripetere che il tema del petrolio è un tema che andrebbe affrontato a tutto tondo, prima di tutto nei confronti del Governo nazionale visto l’importante contributo che la Basilicata dà e darà alla Strategia Energetica Nazionale (modifica articolo 16 del c.d “decreto beffa” del settembre 2013; modifica delle norme sulla carta carburante da finalizzare espressamente al reddito minimo di inserimento ai cittadini più poveri e ai disoccupati sin dall’annualità 2013-2014; scomputo delle royalties dal Patto di Stabilità e soprattutto accordo Regione-Governo affinché le Aziende  petrolifere e grandi aziende pubbliche siano “obbligate” a portare in Basilicata una “nuova Sata” da 3-4 mila posti di lavoro, non elemosine). E per essere forti al tavolo sarebbe necessario agire intelligentemente una dialettica Regione-Governo, senza subalternità e costruendo le condizioni perché tutti si parli con una sola voce, e si agisca condividendo una sola strategia (presidente della Regione, partiti di Governo, esponenti lucani in Parlamento e nel Governo, forze sociali, ecc.) sui principali aspetti di questo annosa vicenda”. Così dichiara la segreteria generale della Cgil Basilicata. “Ma al netto di tutto ciò una cosa non è più sopportabile e su questo non servono “cabine di regia” o incontri al vertice: la scelta sistematica di Total di prendere in giro i cittadini lucani, le nostre istituzioni, i nostri territori deve finire. In queste ore, infatti, le grandi aziende (i cosiddetti “General Contractor”) che costruiranno il Centro Oli di Tempa Rossa stanno procedendo, attraverso la società Adecco, ad assumere centinaia di lavoratori (molti dei quali dai profili professionali non eccezionalmente elevati e comunque disponibili tra i tanti disoccupati della  Basilicata, giovani laureati e diplomati o licenziati da imprese anche importanti) in barba ad ogni rapporto con il territorio e le comunità lucane, oltre che con la Regione e le forze sociali ed imprenditoriali”. “Che fine ha fatto l’impegno assunto dalla Regione in sede di commissione per l’impiego di adoperarsi affinché almeno l’80 delle maestranze da utilizzare per la costruzione del Centro Oli fossero lucane? Che fine ha fatto l’impegno, ribadito anche dal Presidente Pittella nella sua relazione programmatica e a suo tempo fatto proprio dall’intero centro sinistra (quando esponemmo il Piano del Lavoro di Cgil, Cisl e Uil) per costringere la Total a un tavolo per discutere di questa importante condizionalità e più in generale per discutere della valorizzazione dell’occupazione locale con un nuovo e specifico Contratto di Sito?” “Non vorremmo che i buoi stessero in queste ore scappando (per l’ennesima volta) dalla stalla e di trovarci, tra qualche settimana, nuovamente di fronte al fatto compiuto. Per queste ragioni è necessario convocare urgentemente la Total e le principali imprese che stanno per partire con i nuovi lavori, per dare concretamente una possibilità di lavoro a centinaia di lucani, oltre gli slogan, oltre la propaganda, oltre il clientelismo spicciolo”. “Come Cgil nelle prossime ore – conclude – chiederemo a tutti, a partire dalle altre forze sindacali ed imprenditoriali, alle forze politiche e ai sindaci di far sentire la propria voce, così come chiediamo alla Regione di muoversi sul punto specifico prima che sia troppo tardi. Pronti, a fronte dell’ennesimo rifiuto di Total, ad iniziative di lotta significative”.