La Regione Veneto per il rilancio del Porto di Marghera

La firma dell’atto di compravendita delle aree cosiddette Sindyal è un balzo in avanti fondamentale all’interno di un lungo percorso che ha visto la Regione del Veneto in prima fila per spianare la strada al rilancio produttivo di Porto Marghera in un contesto ambientalmente corretto, favorendo l’insediamento di nuove attività produttive nelle aree industriali dismesse. Tra le azioni più recenti, si possono ricordare le attività coordinate dalla Regione del Veneto, con il coinvolgimento degli Enti Locali Veneziani e i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, che hanno portato alla sottoscrizione con il Ministero dell’Ambiente dell’Accordo di Programma del 16 aprile 2012 per la semplificazione delle procedure di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Venezia – Porto Marghera. Tale accordo è stato sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Magistrato alle Acque di Venezia, dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Venezia, dal Comune di Venezia, dall’Autorità Portuale di Venezia e ha consentito, fra l’altro, di accelerare l’esame dei progetti di messa in sicurezza e bonifica del SIN, “azzerando” i progetti pendenti. Le Conferenze di Servizi, istruttorie e decisorie, esaminano ora nell’arco temporale di qualche mese,i nuovi progetti presentati mentre in precedenza i tempi erano molto più lunghi. Con la deliberazione della Giunta regionale n. 821 del 4 giugno 2013 è stata approvata la “Proposta al Ministero dello sviluppo economico del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI) riguardante l’area di crisi industriale complessa di Porto Marghera e aree limitrofe e individuazione del referente regionale. DM 31.1.2013, di attuazione dell’art. 27 del Decreto legge 22.6.2012, n. 83. “Misure urgenti per la crescita del Paese”. A seguito della proposta, con Decreto Ministeriale n. 144 del 24 Aprile 2013 è stato ridotto il perimetro del SIN da 5.200 ha a 1.621 ha. Di fatto il nuovo perimetro del SIN comprende le sole zone industriali di Porto Marghera. Le competenze per l’approvazione dei progetti di bonifica delle aree ora escluse dal SIN sono state ricondotte alla Regione. Con Delibera della Giunta regionale n. 437 del 4 giugno 2013 è stata autorizzata l’indizione della gara d’appalto per individuare il soggetto per gestire il fondo regionale di rotazione per interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati all’interno del SIN di Porto Marghera e del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia, che ammonta a 20 milioni di Euro. E’ stata quindi espletata la procedura di gara aperta che tuttavia è andata deserta, si sta pertanto procedendo con le formalità per l’aggiudicazione mediante procedura negoziata. E’ ultimato il PIF (Progetto Integrato Fusina) e sono state avviate le attività di collaudo tecnico e funzionale per l’avvio della gestione dell’opera, che costituisce l’infrastruttura di base per la trasformazione dell’area del Sito di Interesse Nazionale di Venezia Porto Marghera in “area ecologicamente attrezzata” in grado di fornire servizi connessi alle varie esigenze di bonifica e riqualificazione delle aree interessate legate al mutato scenario socio-economico-ambientale. Il centro di trattamento polifunzionale coinvolge varie infrastrutture pubbliche presenti nel territorio. La Regione del Veneto è impegnata ad attuare l’Accordo di Programma del 31 marzo 2008 “Moranzani” che prevede, fra l’altro, la realizzazione di opere di compensazione ambientale attese da anni dalla popolazione di Mestre, Marghera e Malcontenta. Con l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 69 del 29 marzo 2013 è stata individuata la Regione del Veneto quale Amministrazione competente al coordinamento delle attività condotte fino al 31 dicembre 2013 dal Commissario Delegato ex OPCM n. 3383/2004, individuando quale responsabile delle iniziative finalizzate al subentro della Regione nel coordinamento degli interventi necessari il Direttore della Dipartimento Coordinamento Operativo per il Recupero Territoriale / Ambientale.