Via Crucis dei Lavoratori la 32^ edizione domenica 13 aprile a Chieti

Si terrà a Chieti, il 13 aprile prossimo, nel giorno della Domenica delle Palme, sotto la guida pastorale di S.E. mons. Bruno Forte, la “Via Crucis dei Lavoratori”, organizzata per il trentaduesimo anno consecutivo dalle ACLI provinciali di Chieti. La prima delle quattordici stazioni è fissata per le ore 18,30 davanti alla Cattedrale di San Giustino, la quattordicesima e ultima ci sarà invece nella Chiesa della Trinità con le restanti stazioni che sono state come sempre fissate lungo il Corso Marrucino. Quest’anno i quadri che illustrano le stazioni verranno collocati grazie a nuovi supporti realizzati appositamente al fine di consentire una sistemazione più appropriata lungo il percorso. Il commento musicale, particolarmente suggestivo, sarà eseguito dai Cantori di Chieti, che sono asse portante del Coro del Miserere, ormai celebre a livello internazionale. Le letture che compongono la Via Crucis, sono state affidate alle diverse associazioni che hanno aderito anche quest’anno all’invito delle ACLI provinciali. Inizieranno alla prima stazione l’ Associazione “Assisi Pax International” e il Circolo Acli “Padre Ugolino Frasca” Chieti. La seconda stazione sarà affidata all’Associazione Volontari Italiani Sangue AVIS e all’ AIDO Associazione Italiana Donatori Organi, la terza all’Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Chieti e al Gruppo Protezione Civile di Chieti Nucleo Operativo Teate. La quarta alla Misericordia mentre sarà affidata alla Chiesa Ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli la quinta stazione. La sesta stazione al Volontariato Vincenziano e al CRAL della ASL 02 Operatori della Sanità. La settima stazione sarà affidata all’UNMS (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) quindi l’ottava alle Ancelle dell’Incarnazione e al Coordinamento Donne delle ACLI. La nona e la decima stazione saranno affidate rispettivamente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa Italiana. L’undicesima stazione allA.N.F.F.A.S. (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità intellettiva o relazionale). I Giovani delle ACLI cureranno la dodicesima stazione mentre il Corpo della Polizia Penitenziaria della casa Circondariale di Chieti interverrà alla tredicesima stazione. Come consuetudine la Presidenza Provinciale delle ACLI curerà l’ultima, la quattordicesima stazione della Via Crucis. Prima dell’Omelia di S.E. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti e Vasto, ci sarà una breve riflessione del vice-presidente nazionale delle ACLI, Stefano Tassinari. <Rivolgo cordialmente a tutti l’invito a partecipare a questo momento di preghiera – dice il Mimmo D’Alessio, Presidente Provinciale delle Acli di Chieti – Il lavoro è ingegno, senso del dovere, solidarietà, mezzo di sostentamento, sacrificio, dolore, consapevolezza dell’essere cittadino, ma anche strazio quando è assente, disperazione nella proiezione del futuro che inquadra i nostri figli. Occorre umanità per affrontare ogni aspetto di questo che è un problema umano e sociale prima che economico. Essere comunità significa vivere e capire, insieme. La riflessione che la preghiera offre a chi crede e anche a chi non crede è utile al nostro essere comunità in particolare quando davanti a noi ci sono problemi tanto grandi e così forti da incidere fin nelle carni e nel profondo animo delle singole persone. La Via Crucis dei Lavoratori, che dà voce ai lavoratori, è un contributo che ha una forza poderosa e serena quella della preghiera, colloquio con Dio, il Padre che ci ama e che ci chiede solo di amarci cordialmente gli uni gli altri nel sentimento fraterno e nell’operosità solidale della quotidianità. L’invito delle ACLI di Chieti è rivolto a tutti affinché possiamo ritrovarci accomunati, tutti insieme, chi ha un lavoro o una pensione accanto a chi il lavoro non ce l’ha e la pensione non potrà aspettarla, chi è cittadino accanto a chi è immigrato, chi crede accanto a chi cerca la fede. Con la nostra Via Crucis – conclude Mimmo D’Alessio – vogliamo portare un contributo di solidarietà ma anche di speranza perché il nostro non è un percorso mesto e senza luce. Ricordiamo il sacrificio della croce, esempio straordinario di suprema generosità di Gesù Cristo per salvarci, ma camminiamo verso la Pasqua di resurrezione che è la vittoria della vita sulla morte, non una vana speranza ma una gioiosa certezza>.