Una mostra racconta Munari politecnico

Alle ore 18 di sabato, nello “Spazio Mostre” del Museo del Novecento partirà la mostra “Munari politecnico”, promossa dal Comune di Milano – Cultura e realizzata dal Museo del Novecento in collaborazione con la Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese. La mostra, in programma dal 6 aprile al 7 settembre 2014 e curata da Marco Sammicheli con allestimento di Paolo Giacomazzi, è il racconto di una figura d’intellettuale poliedrico, del suo ruolo nell’arte italiana e europea nel corso del XX secolo e dei legami che lo hanno portato a divenire l’eclettico protagonista di numerosi movimenti. In mostra è esposto un consistente nucleo di opere di Bruno Munari che restituisce al pubblico la complessità della produzione dell’artista, raccolte dai due collezionisti Vodoz e Danese nel corso della loro attività e conservate presso al Fondazione, oltre a opere della collezione del Museo del Novecento, dell’ISISUF -Istituto internazionale di studi sul Futurismo e da collezioni private. “La fantasia è una capacità dello spirito capace di inventare immagini mentali diverse dalla realtà dei particolari o dell’insieme: immagini che possono anche essere irrealizzabili praticamente. La creatività invece è una capacità produttiva dove fantasia e ragione sono collegate, per cui il risultato che si ottiene è sempre realizzabile praticamente”. Così Bruno Munari descriveva efficacemente l’origine e il senso del proprio talento innovatore nel campo dell’arte e del design: un’attività che nasceva dalla fantasia per approdare nella realtà dando vita alla “cultura del progetto” contemporanea.

L’obiettivo di “Munari politecnico” è proprio quello di rivelare la matrice artistica dell’ispirazione di Munari, rileggendo la collezione Vodoz – Danese e ponendola in dialogo con alcuni artisti che hanno condiviso i momenti originari della sua ispirazione, come Gillo Dorfles e Carlo Belloli. Dal percorso espositivo emerge poi chiaramente anche il legame di Bruno Munari con Milano, i caffè, Brera, gli atelier e le gallerie d’arte, che erano luoghi di studio e di scambio nei quali condividere riflessioni e ricerche con altri artisti e intellettuali.

“Bruno Munari è stata una delle grandi personalità della storia dell’arte e della cultura milanesi che ha contribuito in modo determinante a costruire la Milano che oggi conosciamo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Per questo la mostra fa parte del palinsesto della ‘Primavera di Milano’, perché costituisce l’omaggio a una figura cardine della storia recente della nostra città che ha consolidato l’identità di Milano quale capitale internazionale della creatività”.

In separato dialogo con la mostra principale, un Focus è dedicato all’opera fotografica, in parte inedita, di Ada Ardessi e Atto, che per oltre quarant’anni hanno documentato il percorso creativo di Munari. Il titolo di questo momento di approfondimento è “Chi s’è visto s’è visto”, locuzione usata dall’artista per sovvertire il rapporto tra la rappresentazione del sé, la dimensione visuale del ritratto e le sue apparenze. La mostra è accompagnata da un ricco programma di attività collaterali – conversazioni e incontri con artisti, storici e critici dell’arte – che culmineranno nella giornata internazionale di studi su Bruno Munari in programma in Sala Fontana martedì 3 giugno con studiosi provenienti da tutto il mondo.

Presso gli Archivi del Novecento “Ettore e Claudia Gian Ferrari”, infine, è allestita “Frontiere Varcate”, la mostra curata da Paolo Rusconi che rappresenta attraverso documenti, stampe e manoscritti il lavoro di Guido Lodovico Luzzatto, storico e critico d’arte attivo principalmente nella prima metà del Novecento.

Le mostre e le attività collaterali del Museo del Novecento sono rese possibili grazie alla sensibilità degli sponsor: Bank of America Merrill Lynch e Finmeccanica.

Munari politecnico

Orari: lunedì 14:30 – 19:30 martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9:30 – 19:30 giovedì e sabato 9:30 – 22:30

Ingresso: La mostra è inserita nel percorso espositivo del Museo

Visite guidate: Civita. Per informazioni e prenotazioni, tel. 02/43353522 [email protected]

Ulteriori dettagli sul sito del Museo del Novecento.