Tutti a tavola, educazione alimentare per 600 bambini delle scuole di Udine

Iniziare sin da piccoli a ragionare sul consumo, sui propri comportamenti, attraverso un’interazione partecipata, attiva, in grado di coinvolgere anche le famiglie e le istituzioni. Facilitare nel tempo comportamenti sani e consapevoli.

E’ questo il duplice obiettivo che sta alla base del progetto di educazione alimentare “Tutti a tavola”, promosso dal Comune di Udine e realizzato da Damatrà onlus, che da gennaio ad oggi ha accompagnato oltre 600 bambini delle scuole primarie di Udine in un itinerario affascinante e costruttivo alla ricerca del piacere di “mangiare bene insieme” nel rispetto dell’ambiente e dei diritti.

Sviluppato in sinergia e a rafforzamento del messaggio educativo sotteso al “Contratto della Merenda”, programma di educazione alimentare promosso ormai da 10 anni nelle scuole primarie della città grazie al lavoro condiviso e articolato di Scuola e Famiglia, del Comune di Udine, dell’Azienda per i Servizi Sanitari n.4 del “Medio Friuli” e di altri soggetti del territorio (Gruppo Despar Eurospar Interspar, Federazione Regionale Coldiretti, ASCOM-Confcommercio, Associazione Panificatori, CCIAA) che negli anni hanno sostenuto l’iniziativa. L’obiettivo: favorire una sana e nutriente merenda in orario scolastico attraverso una sorta di “accordo” tra famiglie e scuole per mettere al bando cibi ipercalorici e grassi. Tutti a tavola, insieme ad altri laboratori realizzati nelle scuole, rappresenta l’ulteriore impegno che il comune ha assunto con le scuole e le famiglie per favorire una corretta e sana alimentazione.

“Il Comune crede fortemente nel valore educativo di queste azioni e le segue direttamente attraverso l’ufficio di progetto “Città Sane” – spiega il sindaco Furio Honsell –. Un’iniziativa che non solo punta a garantire sempre un’alimentazione corretta e sana ai nostri bambini, ma anche a creare le condizioni favorevoli perché le nuove generazioni adottino in futuro stili di vita salutari”.

Nello specifico, il progetto è stato realizzato nelle scuole primarie Alberti, Carducci, Divisione Julia, Fruch, Garzoni, Lea D’Orlandi, Nievo, Rodari, Zardini e Zorutti.

Insieme agli operatori Damatrà, le 26 classi coinvolte hanno esplorato l’universo cibo attraverso una pluralità di linguaggi narrativi (film, documentari, cartoni, libri, ecc) e di laboratori sensoriali atti a stimolare la curiosità e l’atteggiamento critico nei confronti degli alimenti, non solo rispetto alla “qualità degli alimenti”, ma anche rispetto alle modalità di produzione, alle sue implicazioni sociali e ambientali.

Nella società attuale infatti sempre più il consumo di cibo viene associato alla pubblicità, alla moda e al mercato, e quindi a comunicazioni emozionali, dove a fare la differenza non è la qualità dei prodotti, le implicazioni sulla salute e sull’ambiente circostante, ma sempre più la percezione che si ha di essi.

“Invertire questo atteggiamento – spiega Claudia Zucchet, responsabile educativa del progetto per Damatrà – fornendo gli strumenti percettivi e cognitivi idonei a discernere tra un’abitudine alimentare “buona” da una “cattiva”, rappresenta un elemento centrale dei laboratori maieutici che abbiamo costruito per i bambini”.

Le attività, in particolare, sono state suddivise in due momenti: nei primi incontri i bambini hanno partecipato ad un laboratorio multimediale sui temi del consumo, della salute, dei meccanismi di produzione alimentare; negli ultimi, invece, i piccoli hanno partecipato a dei laboratori del gusto e del galateo.