Padova, il Comune espropria e blocca il campo nomadi

Il Comune di Padova ha bloccato l’operazione che una famiglia di nomadi stava tentando di portare a termine per realizzare un campo di sosta su un terreno privato, acquistato da italiani. L’amministrazione ha avviato ora le procedure per espropriare il terreno, nel popoloso quartiere di Mortise. Il Comune ha avviato in sostanza un ‘braccio di ferro’ per evitare di veder sorgere un campo nomadi abusivo in via Bergamini. “Abbiamo stoppato immediatamente il tentativo di allestire un’area verde a campo per sosta di roulotte e camper – spiega il sindaco reggente Ivo Rossi – ora passiamo alla fase due: espropriamo l’area per un progetto verde di pubblica utilità. Dove si voleva far sorgere un accampamento abusivo attraverso un intervento di viabilità, permetteremo ai residenti di fruire al meglio della vita del quartiere. Non tollereremo nessun insediamento abusivo”. “Ci appelliamo alla Regione – spiega l’assessore Andrea Micalizzi che si sta occupando della questione – La procedura di esproprio avviata su via Bergamini in questo secondo caso è resa più complessa dalla contiguità del terreno privato con la tangenziale di competenza di Veneto Strade. Se il presidente della Giunta disponesse l’esproprio per motivi di viabilità dell’area e si assumesse quota parte della responsabilità delle operazioni di sgombero, come avvenuto con il ghetto di via Anelli, riusciremmo a riportare alla normalità la situazione di disagio sia per il quartiere che per gli occupanti del campo privato, tra cui ci sono molti minori”.