Il mercato del lavoro 2013, negativo specie per giovani e donne

L’analisi dei dati del mercato del lavoro provinciali per il 2013 evidenzia un quadro ancora negativo dal punto di vista occupazionale, specie relativamente ai giovani. Nonostante le previsioni di ripresa degli analisti economici, il quadro dell’occupazione si presenta problematico. L’Istat ha infatti certificato nel 2013 un tasso di disoccupazione pari all’8,4% in forte aumento dal 2008, dati confermati dai numeri degli iscritti ai Centri per l’Impiego (Cip) della Provincia di Bologna: a dicembre 2013 erano 92.886 (+11% rispetto al 2012 e + 130% rispetto al 2008), di cui il 55% donne (ma l’incremento negli anni è maggiore tra gli uomini). Oltre il 31% delle persone che si dichiarano in cerca di lavoro non è italiano: l’incremento tra i disoccupati stranieri è del +170% dal 2008, molto maggiore rispetto ai lavoratori italiani. Il 35% degli iscritti è nella fascia 16-34 anni, il 28,9% tra i 35 e 44 anni, oltre il 37% ha più di 45 anni. Gli incrementi risultano più sensibili al crescere dell’età. Tra gli iscritti ai Centri per l’Impiego il 45% ha almeno un diploma di scuola superiore: tra gli italiani la percentuale è del 49,5%, mentre tra gli stranieri ancora molti non indicano alcun titolo di studio (30%). Dal 2008 sono aumentate le persone in cerca di lavoro con titoli di studio elevati, laurea e/o diplomi di laurea, +145%. I nuovi rapporti lavorativi instaurati nel 2013 (190.652), diminuiscono in termini assoluti (-35.000 rispetto al 2008) e anche relativamente alle persone avviate: dai 113.970 del 2008 alle 106.124 del 2013. La diminuzione interessa solo i cittadini italiani, mentre si registra un aumento per gli stranieri, dovuto in gran parte all’incremento del lavoro domestico. Cambia anche la qualità delle occasioni di lavoro disponibili: è aumentato il ricorso a tipologie contrattuali non standard: la percentuale di avviamenti a tempo indeterminato è ormai il 10,5% del totale. Gli avviamenti a tempo parziale costituiscono il 33% dei nuovi rapporti di lavoro (era il 27% nel 2008). Cala anche la durata dei rapporti di lavoro: il 25% degli avviamenti registrati nel 2013 ha una durata da 1 a 6 giorni, a fronte del 19% del 2008. La diminuzione degli avviamenti interessa soprattutto i giovani (sotto i 35 anni), che sono anche i più interessati dai contratti di breve/brevissima durata. Diminuiscono inoltre i contratti di apprendistato, a fronte di un utilizzo maggiore di tempi determinati e tirocini formativi per i giovani 16-24 anni. Il sistema dei Servizi per l’Impiego provinciali in questi 5 anni ha assicurato servizi a supporto dell’occupabilità per un totale di oltre 80.000 prestazioni di carattere specialistico, a cui vanno aggiunti i quasi 100.000 colloqui di primo orientamento/presa in carico e le 500.000 persone che hanno avuto informazioni/accoglienza.