Tegola su Scopelliti Governatore calabrese condannato a 6 anni e interdetto dai pubblici uffici

E’ quanto stabilito dalla sentenza sul caso Fallara. Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, fedelissimo di Angelino Alfano, è stato condannato a 6 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici nel processo che lo vedeva imputato, oltre a tre revisori dei conti, nell’ambito dell’inchiesta sul bilancio del Comune di Reggio Calabria. Per l’ex sindaco l’accusa formulata era abuso d’ufficio.

La condanna superiore ai due anni di reclusione per i reati contestati, in base alla “Legge Severino”, comporta la sospensione per 18 mesi dal consiglio regionale e a questo punto Scopelliti è fuori gioco anche rispetto ad una ricandidatura, a meno che non dovesse sopraggiungere una sentenza di secondo grado di assoluzione.

Condannati anche i tre revisori dei conti dell’epoca: Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero De Medici di Palazzo San Giorgio, accusati di falso ideologico: per loro 3 anni e 6 mesi con 5 anni di interdizione. Peppe Scopelliti dovrà risarcire 120 mila euro di provvisionale, in attesa della quantificazione definitiva. Ventimila euro a testa dovranno risarcire i revisori.

La vicenda giudiziaria è legata alle autoliquidazioni che avrebbe fatto l’ex dirigente dell’Ufficio finanza del Comune di Reggio, Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010.