G8 2017, Firenze si farà trovare pronta
“Una sfida storica che Firenze saprà affrontare ben preparata, accogliente ed efficiente”. Lo ha detto Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, in merito alla possibilità, annunciata ieri dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che il G8 del 2017 si svolga in città. Già stamani Nardella ha incontrato un pool di tecnici per capire le prime stime sull’evento e ha annunciato l’attivazione di una task force da giugno. “Firenze – ha ricordato il vicesindaco – ha già ospitato in passato importanti e delicati appuntamenti internazionali, come il Consiglio europeo del 1996, la conferenza sul ‘Riformismo del XXI secolo’ nel 1999, il Social Forum nel 2002 e i Mondiali di ciclismo, per arrivare al settembre scorso. Il prossimo anno Firenze si prepara anche ad accogliere la visita del Papa alla Fortezza da Basso. Per il G8 sarebbe invece la prima volta e l’impatto economico ed organizzativo sarebbe ovviamente molto alto”. “Secondo quanto stimato in base alle cifre relative al G8 dell’Aquila – ha dichiarato Nardella – Firenze necessiterebbe di circa 200 milioni di investimenti in opere pubbliche: in particolare servono 100 milioni per il completamento del piano di recupero e valorizzazione della Fortezza da Basso, che ospiterà il cuore degli appuntamenti relativi al vertice; 5, 10 milioni per il Palazzo dei Congressi; una sessantina di milioni per l’auditorium da 1000 posti al nuovo teatro del Maggio (progetto finora accantonato come lotto eventuale); 15 milioni per strutture ricettive nelle ex Scuderie alle Cascine; e altri 15 milioni per una nuova rete di parcheggi scambiatori. Il piano si completerebbe con l’ampliamento delle strutture ricettive nella struttura del vecchio teatro comunale, che peraltro ha già questa destinazione d’uso”. Intanto l’Irpet ha già previsto, collegati a questi lavori, in 2926 i nuovi posti di lavoro che nascerebbero a Firenze e in Toscana, cifra che salirebbe a 4475 se si considera il totale dei nuovi posti in Italia. “Dal punto di vista delle procedure amministrative e amministrative – ha infine chiarito Nardella – starà allo Stato valutare le formule più idonee, rileviamo solo che in queste occasioni sono sempre state attivate misure ad hoc”.