Ai Vigili del Fuoco il Pegaso d’Oro toscano

L’ha consegnato nel pomeriggio il presidente della Regione Enrico Rossi a Cosimo Pulito, che dirige i vigili in Toscana. La cerimonia si è svolta nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. Una sala affollata da divise, uniformi e tenute diverse, perché tante all’interno del corpo sono oramai le specializzazioni. C’era anche una rappresentanza del gruppo storico. In fondo alla sala i gagliardetti dei dieci corpi provinciali, lo stendardo dell’associazione nazionale Vigili del Fuoco e nel mezzo il gonfalone della Regione.

“Abbiamo voluto consegnare il Pegaso quest’anno ai Vigili del fuoco per il loro apporto, di estrema importanza, alla sicurezza di questa regione – sottolinea il presidente Enrico Rossi – Basterebbe l’attività quotidiana ordinaria: a questa si aggiungono i tanti interventi straordinari”. Rossi ne ricorda alcuni: i novecento a dicembre del 2012 per l’alluvione ad Albinia nel grossetano, i 1300 in Garfagnana nel 2013 e poi ancora la Concordia due anni fa al Giglio fino alla ricerca degli ultimi dispersi.

“I Vigili del fuoco sono un corpo professionale, preparato e all’avanguardia – prosegue il presidente della Toscana – ma che ha saputo mantenere con la popolazione un legame stretto ricambiato da grande fiducia”. Quella fiducia e confidenza che all’Aquila, nel 2009, ha spinto una bambina a scrivere ai vigili del fuoco per chiedere che le recuperassero l’albero di Natale e le palline nella casa che dopo il terremoto erano stati costretti frettolosamente ad abbandonare. “Nelle emergenze – scherza al termine dell’intervento il presidente Rossi – siete i primi ad arrivare e non ci rimettete neppure la fattura”.

La cerimonia della consegna del Pegaso, con uno spicchio di piazza del Duomo a Firenze insolitamente animato e colorato dai mezzi speciali dei Vigili del Fuoco, ha preso le mosse con l’inno nazionale e si è conclusa con un video che, in pochi minuti, ha raccontato la storia e l’attività dei vigili del fuoco in Toscana: dall’alluvione di Firenze all’incendio della Moby prince di Livorno, dalla strage dei Georgofili all’areo finito sull’autostrada a Peretola, dal treno deragliato ancora alle porte di Firenze alla strage di Viareggio, dalle alluvioni degli ultimi tre anni alla Concordia naufragata all’isola del Giglio fino all’incendio di dicembre nella fabbrica cinese a Prato. Duemilacento unità operative e 60.000 interventi ogni anno, solo in Toscana.