Protesta contro la decisione di fondere la banca di credito cooperativo di San Calogero con quella di Maierato

Domani, sabato, dalle ore 18, si svolgerà un corteo di protesta contro la paventata fusione della banca di credito cooperativo di San Calogero con la consorella di Maierato. L’appuntamento a piazza del Monumento ai caduti. Ad organizzare la manifestazione il comitato dei soci che si oppone alla fusione portata avanti dal consiglio di Amministrazione. L’intento è quello di coinvolgere anche i cittadini e non solo i soci, in quanto, secondo il comitato “No-fusione” di San Calogero, questa decisione priverebbe i cittadini e il territorio di un’importante istituzione che ha operato per quasi 40 anni con opportune risposte alle esigenze dei cittadini, in un rapporto di legame con le comunità, e si andrebbe a vanificare l’impegno e i sacrifici fatti dai tanti soci che hanno fondato e fatto crescere questa importante realtà. Ma il corteo di protesta verso i vertici della banca che già hanno deliberato sulla fusione delle due banche, nasce anche per denunciare la mancata concessione dell’assemblea ordinaria, chiesta dal comitato, dopo la sottoscrizione e la relativa richiesta. Alla lotta portata avanti dai soci di San Calogero, in questa occasione, si uniscono anche i soci di Maierato, contrari al progetto di fusione. La contestazione non verte solo su una questione legata alla identità e storia locale, che verrebbe sradicata, ma anche sui contenuti e sui reali condizioni con cui verrebbe compiuta l’operazione, in quanto destano non poche perplessità le modalità (che il comitato definisce poco democratiche) e il merito della questione. Il corteo di protesta rappresenta una iniziativa che non trova precedenti nella storia del comune di San Calogero, che punta a creare una mobilitazione popolare contro il tentativo di fusione dei due istituti di credito cooperativo presenti sul territorio del Vibonese, che mette in campo non solo le ragioni contabili del progetto per dare forza alla presenza del credito cooperativo nel Vibonese, ma anche una visione completamente opposta sulle risposte da dare al territorio da parte di un istituto nato per essere vicino ai bisogni dei cittadini, e la sua missione, le cui finalità debbano contemplare le istanze sociali e mutualistiche, oltre che quelle di carattere freddamente numeriche, come è nella natura giuridica degli enti che operano in regime di associazionismo e di cooperativismo. Intorno a questa vicenda ormai si è creata, già da oltre un mese, una forte contrapposizione tra il consiglio di amministrazione della banca di credito cooperativo di San Calogero, presieduto da Antonino Barone, e il comitato NO-fusione, capeggiato da Michele Maccarone.