Rovito, Daniela Falcone avrebbe ucciso il figlio dopo un litigio con il marito

Il bambino presentava una profonda ferita alla gola, forse causata con delle forbici. L’ipotesi più accreditata è quella di un omicidio con successivo tentativo di suicidio. La donna di 43 anni aveva profondi graffi sul viso e una ferita che sembra si sia procurata con le stesse forbici con le quali ha colpito il figlio. Secondo la Polizia, Daniela Falcone avrebbe provato prima a togliersi la vita con una cintura, poi  si sarebbe ferita con le forbici. Al momento dell’arrivo della Polizia, Carmine De Santis si trovava sul sedile passeggero, mentre la madre al posto a fianco. La donna, una volta in ospedale, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico e non è in pericolo di vita.

Si indaga sulle motivazioni che hanno portato al così efferato delitto. Dietro al gesto, secondo gli inquirenti, ci sarebbe stato un litigio con il marito per una relazione extraconiugale di quest’ultimo. Marito e moglie avrebbero litigato per tutta la notte tra venerdì e sabato scorso. La mattina seguente la quarantenne avrebbe organizzato la fuga e il piano di morte. La donna è stata vista in farmacia, dove avrebbe acquistato dei sedativi. Secondo le ipotesi degli investigatori, sarebbero stati usati per addormentare il figlio prima di colpirlo mortalmente. Secondo il medico legale che ha ispezionato il cadavere in attesa dell’autopsia, la morte del bambino risalirebbe addirittura alla serata di domenica, almeno dodici ore prima che venissero ritrovati. Per la Falcone si prospetta l’accusa di omicidio premeditato.