La Spezia, sciopero del primo marzo 1944 il ricordo dell’amministrazione comunale

Il primo marzo del 1944, durante l’occupazione nazi-fascista, fu organizzato dal Comitato di agitazione del Piemonte, Lombardia e Liguria uno sciopero generale in tutta l’Italia occupata. Lo sciopero, preparato durante alcuni mesi di lavoro, riuscì in modo grandioso e superiore ad ogni aspettativa.

I grandi centri industriali di Milano e Torino furono per otto giorni completamente paralizzati. Due milioni di operai parteciparono al movimento appoggiato da forti manifestazioni di contadini e di donne della campagna, specialmente nell’Emilia.

Lo sciopero rivendicava un aumento delle paghe, delle razioni alimentari e la cessazione di  tutte le violenze naziste e fasciste contro i lavoratori e i familiari dei patrioti, contro gli arrestati nonché il rilascio di tutti i carcerati politici.

Anche alla Spezia  il primo marzo del 1944 ebbe luogo il grande sciopero, le grandi industrie: Cantiere navale del Muggiano, OTO Melara, Termomeccanica, Jutificio Montecatini  e  altre moltissime fabbriche spezzine. Le rappresaglie nazi-fasciste non si fecero attendere: violenze e deportazioni per tanti operai e impiegati.

La Spezia per ricordare quei giorni, preludio della sconfitta nazi-fascista, oltre alle belle iniziative organizzate dal C.U.R., dal Consiglio Comunale, in occasione della Giornata della Memoria e in collaborazione con le scuole cittadine,  ospiterà il 24 Aprile,  su iniziativa del Comitato Unitario della Resistenza OTO Melara e del Comitato Unitario Provinciale della Resistenza e  in collaborazione con il Comune della Spezia, il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz.

Lo sciopero generale del marzo ’44 – ha dichiarato il vice Sindaco Cristiano Ruggia –  fu un momento fondamentale  per la storia della Resistenza italiana che trasse  della classe lavoratrice un apporto decisivo  per la sconfitta degli occupanti nazifascisti. Il grande sciopero rappresenta la prova provata di come la guerra di Liberazione fu una guerra di tutto il popolo italiano : i Partigiani,  le forze armate che si ricostituirono contro i nazi-fascisti, i  600 000 soldati italiani internati in Germania, i deportati nei campi di sterminio, i contadini e appunto gli operai. La Spezia aderì con le sue fabbriche, con i suoi operai e le sue operaie a questa  coraggiosa lotta e non si lasciò certo vivere ma fu protagonista  del più grande sciopero che ebbe luogo in Europa durante la guerra nei territori occupati dai nazisti gettando, così le basi, per la conquista della libertà.