Ex Lucana Calzature, firmato l’Accordo di reindustrializzazione

Sottoscritto in Regione l’Accordo di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo ex Lucana Calzature nel comune di Maratea. Lo rende noto l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali, che ha convocato l’incontro con Alta Sartoria Italiana Spa, (classificatasi al primo posto nella graduatoria delle Manifestazioni di interesse e che effettuerà l’investimento produttivo) sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e Comune di Maratea. Secondo quanto previsto nel documento approvato oggi pomeriggio, la società Alta Sartoria Italiana Spa procederà alla realizzazione di un programma di investimento complessivo pari a 12 milioni e 153 mila euro, interamente ammissibile alle agevolazioni previste dall’Avviso Pubblico, e che a fronte del quale potrà essere concesso un contributo massimo in conto impianti pari a 6.076.500 euro. Il piano di salvaguardia dei livelli occupazionali prevede 163 unità lavorative di cui 60 rivenienti dalla precedente attività, ove questi dichiarino la propria disponibilità. La società Alta Sartoria Italiana Spa dovrà realizzare l’intero investimento entro il termine massimo di 18 mesi dalla sottoscrizione del Contratto di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo. Il progetto prevede la realizzazione di 2 cicli produttivi: la produzione artigianale di abbigliamento di alta sartoria cucito a mano su misura marchio CSS, e la produzione robotizzata di abbigliamento Pret a Porter a marchio CSS. Entrambi i cicli produttivi saranno suddivisi in 5 reparti: confezioni uomo donna, camiceria, cravatteria, calzoleria e accessori. Nell’Accordo, inoltre, le parti prendono atto del Piano di reindustrializzazione presentato da Alta Sartoria Italiana Spa e che la stessa si impegna: ad acquisire il possesso del sito produttivo dal Comune di Maratea che ne detiene la proprietà; a presentare al Dipartimento Politiche di Sviluppo, lavoro, Formazione e Ricerca, entro 60 giorni, la prevista documentazione. Le organizzazioni sindacali, – si legge nel testo firmato – preso atto del piano occupazionale invitano l’Azienda a selezionare prioritariamente tutte le unità operative lavorative già occupate nella precedente attività e fruitrici di ammortizzatori sociali. Il sindaco di Maratea Mario Di Trani, dal canto suo, chiede che vengano tenuti in considerazione, nella fase di selezione, assieme ai lavoratori fruitori di ammortizzatori sociali, anche i 19 lavoratori che, a seguito del fallimento della Lucana Calzature ed il tentativo di reindustrializzazione fatto nel 2007, uscirono volontariamente dalla platea per agevolarne il percorso delineato. L’Azienda, infine, dichiara la propria disponibilità a valutare le richieste avanzate e fa presente la necessità di predisporre adeguati strumenti per il finanziamento di appositi corsi di formazione professionale, trattandosi di lavoratori da convertire.