Verona, il Comune non aumenterà le tasse

“Il Comune di Verona non vuole aumentare le tasse ai veronesi, cosa che, a causa dei tagli dei finanziamenti dello Stato, sarebbe altrimenti costretto a fare per introitare i 18 milioni di euro necessari per raggiungere il pareggio di bilancio nell’esercizio finanziario 2013. Per questo, invece di cercare le risorse, in un momento di grave crisi economica e sociale, nelle tasche dei cittadini già abbondantemente vessate dalla miriade di imposte statali, preferiamo acquisire i 18 milioni di euro dai dividendi di Agsm, di cui il Comune è socio unico”. Lo spiega l’assessore al Bilancio Pier Luigi Paloschi che aggiunge: “se in fase di chiusura di bilancio sarà possibile rivedere le risorse necessarie per il suo pareggio, la decisione potrà essere rivista. L’importante per il Comune è non aggravare con nuove spese i cittadini, già fortemente penalizzati dalla crisi”. “Sulla cifra di 18 milioni, comunque, si sta attualmente negoziando – spiega l’assessore alle Aziende partecipate Enrico Toffali – per verificare la possibilità di Agsm di rispondere con le proprie riserve alle necessità del Comune. Resta fuori dubbio che l’interesse dell’Amministrazione comunale è quello di calibrare i propri interessi con quelli di Agsm. Sarebbe certamente stato più semplice aumentare la pressione fiscale, ma, vista la già difficile situazione economica generale, l’Amministrazione ha ritenuto invece, ove possibile e senza dover andare a penalizzare più di tanto la propria azienda municipalizzata, di ricorrere a questa soluzione. Ricordo, ovviamente, che tutto ciò è possibile grazie alla positività della gestione di Agsm e alla marginalità che ha garantito al socio unico, cioè al Comune di Verona, laddove altri Comuni, ad esempio Padova, sono stati costretti, per esigenze di bilancio, non ad utilizzare riserve disponibili ma addirittura a far cassa vendendo la propria Azienda”.