Summa della Cgil su futuro Fiat Melfi

“È quantomeno singolare che solo oggi il segretario generale della Uil lanci l’allarme sul rischio di mantenimento dei livelli occupazionali in Fiat. Se da un lato, infatti, si esalta e condivide la strategia di Marchionne, che di fatto sta disinvestendo e portando le produzioni in altri Paesi, pregiudicando il futuro degli stabilimenti italiani, in particolare di Melfi, dall’altro si lanciano allarmi sollecitando una consulta per l’automotive di San Nicola di Melfi, a garanzia che questa fase di transizione aziendale non comporti la perdita di posti di lavoro”. Così il segretario della Cgil di Potenza, Angelo Summa. “Probabilmente, prima di discutere di consulte locali, sarebbe utile sapere se sono reali i dati (che ormai anche la Uil, dopo le denunce inascoltate di Cgil e Fiom) che parlano di oltre 2000 esuberi, legati alla riorganizzazione della Sata, ed in particolare alla insufficienza dei nuovi modelli a saturare gli attuali livelli occupazionali diretti e dell’indotto. Non vorremmo – aggiunge Summa – che, alla fine, mentre si parla di rilancio della Sata, qualcuno abbia già dato il benestare alla Fiat, per l’espulsione dal ciclo produttivo di migliaia di elettori. Siamo certi che, responsabilmente, questo tema riguardi tutti: non solo tutte le organizzazioni sindacali, ma anche le istituzioni e le comunita locali, a prescindere dall’esistenza o meno di una consulta creata ad hoc”.