Livorno ricorda Arpad Weisz, il più grande allenatore degli anni ’30 morto ad Auschwitz

Tra le numerose iniziative cittadine organizzate  in occasione della Giornata della Memoria in ricordo della Shoah, il Comune di Livorno ha voluto quest’anno riservare un evento dedicato al mondo dello sport,  ai tanti giovani sportivi livornesi perché riflettano sulle terribili vicende legate all’Olocausto. Il 12 febbraio, alle ore 17, all’interno della Fortezza Vecchia (nella splendida cornice della Sala Ferretti) sarà presentato il libro di  Matteo Marani  “Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo”. La scelta di presentare il libro alla Livorno sportiva non è stata casuale. Arpad Weiz, che ha scritto la storia del calcio italiano negli anni ’30, disputò una delle sua ultime partite proprio nella città labronica (Bologna contro Livorno) , prima della sua deportazione ad Auschwitz dove morì nel 1944 insieme ai familiari. A presentare il libro sarà lo stesso autore, Matteo Marani, direttore tra l’altro del Guerin Sportivo, insieme a Renzo Ulivieri, Presidente AIAC ( Associazione Italiana Allenatori Calcio ) , all’assessore all’Associazionismo e Volontariato del Comune di Livorno , Massimo Gulì e all’ex allenatore dell’A.S. Livorno Calcio Davide Nicola. Coordinerà il giornalista Luca Salvetti.

“ Ho voluto portare a conoscenza del mondo sportivo livornese la figura di Arpad Weisz – dichiara l’assessore Gulì – oggi purtroppo caduta nell’oblio ma degna di essere ricordata per le eccezionali doti umane e tecniche. Weisz fu un trainer innovatore che portò le squadre dell’Inter e del Bologna alla conquista dello scudetto. Vittorie sorprendenti per il calcio degli anni ’30 ma che purtroppo non risparmiarono Weisz dagli effetti delle leggi razziali del 1938. Conoscerne la vita, le vittorie, le capacità tecniche dimostrate e che avrebbe ancora potuto dimostrare è un modo per riflettere sulla tragedia di quegli anni, di come fosse facile passare dalle glorie dello scudetto alla tragedia di Auschwitz”.

L’iniziativa del 12 febbraio prossimo in Fortezza ( aperta al mondo sportivo e a tutta la cittadinanza) è stata presentata a palazzo comunale nel corso di una conferenza stampa presieduta dallo stesso assessore Gulì  insieme a Giuseppe Burroni ( presidente AIAC Livorno) e Giovanni Giannone (presidente CONI Livorno). Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Un’occasione di notevole accrescimento culturale per gli sportivi livornesi”.

Mercoledì 12 febbraio sono state invitate tutte le associazioni sportive cittadine; atleti del calcio ma anche di altre discipline sportive, oltre ai rappresentanti di ANPPIA, ANEI e ANPI di Livorno. Invitati anche rappresentanti delle società di calcio Inter, Bologna, Novara e Bari dove Arpad Weisz allenò.