Uil Fpl Basilicata chiede di sbloccare il tour-over nella sanità regionale

“La UIL FPL considera non più rinviabile lo sblocco del tourn-over nelle Azienda Sanitarie Lucane, pena il collasso del sistema. Questa è la strada da perseguire se vogliamo far fronte alla carenza di personale nelle varie strutture Sanitarie Regionali che ha una ricaduta negativa sugli sforzi che tutti stanno facendo per elevare la qualità dell’assistenza. Perciò, – si legge in una nota a firma dei segretari Antonio Guglielmi e Giuseppe Verrastro – chiede al Governatore e all’intera Giunta Regionale di procedere, mantenendo naturalmente la spesa entro i limiti dell’anno 2012, circoscrivendo le assunzioni al personale sanitario. Il rigore nella spesa, infatti, è fondamentale per non vanificare gli sforzi per ridurre i costi del Sistema Sanitario Regionale, fatti in questi anni, perciò i risparmi si realizzano incidendo sugli sprechi e sulle rendite di posizione, ma non sulla disponibilità di personale sanitario che mantiene alta la qualità dei servizi. Non avrebbe alcun senso, tra l’altro, lesinare sul personale poiché ciò abbasserebbe negativamente la qualità dei servizi sanitari, elemento fondamentale anche per tenere i conti in ordine. Nel contempo, la UIL FPL ritiene necessario che le Aziende ripensino a nuovi modelli organizzativi mettendo fine anche ad i vari accorpamenti di alcune UU.OO che, nel corso di questi anni, data la grave carenza di personale, hanno dovuto effettuare. E’ fondamentale, inoltre, che si dia il via libera all’affidamento degli incarichi della dirigenza e delle professioni sanitarie, augurandosi che il confronto sulla revisione degli standard tenga conto delle esigenze dei territori e della valorizzazione delle risorse umane e professionali. La UIL FPL, infine, invita la Regione ad andare avanti anche verso il superamento del lavoro precario all’interno della sanità lucana, mettendo in essere le procedure di stabilizzazione e tenendo conto del ruolo strategico che i lavoratori precari hanno nel garantire i servizi sanitari”.