Potenza, Albano su patrimonio edilizio

“Incentivare la qualità del patrimonio edilizio regionale coinvolgendo comuni ed enti regionali in pieno rispetto delle normative vigenti ma, a prescindere dalle stesse, con occhio di riguardo alle strutture scolastiche”. È quanto dichiara Loredana Albano – delegata nazionale della Conferenza Donne Democratiche. “Ritengo doveroso indicare l’ultima esperienza che ha riguardato la città di Potenza – continua Albano – con la chiusura della scuola di Via Verdi appartenente all’Istituto Comprensivo III Circolo di Potenza, la scorsa estate interessata da lavori ma ritenuta inagibile solo ad anno scolastico in corso. Parlare a posteriori risulta sempre difficile ma è pur vero che alcune constatazioni si possono fare. Ad iniziare dall’attuazione di strumenti di sensibilizzazione e informazione sociale, nonché stimolo politico, al fine di porre l’edilizia scolastica come ambito prioritario d’investimento su cui puntare per la città presente e che verrà. Magari con l’istituzione di conferenze dei servizi annuali o semestrali in collaborazione con associazioni di categoria e diverse figure tecniche in modo da colmare questo vuoto di programmazione. A Potenza, nonostante i tanti interventi post terremoto dell’80’, il fattore manutenzione e messa in sicurezza conta ancora relativamente poco e non va confuso da ordinario a straordinario”.

“Credo che la parola chiave del nuovo corso politico sia volontà – conclude Albano – intesa come capacità e potere decisionale in unione con la partecipazione e condivisione delle azioni intraprese. Solo così è possibile ritrovare la fiducia anche nella macchina amministrativa. Da qui la necessità di un rinnovamento attento ai bisogni primari della comunità, vedi le iniziative culturali e di carattere sociale che riguardano direttamente i nostri figli, mediante la trasmissione di valori positivi ed offendo loro luoghi di crescita ed aggregazione di qualità. Sono questi gli approcci che devono trovare assolutamente posto nell’agenda di chi è preposto al governo degli enti territoriali”.