Bari, il teatrino della politica continua

“Le ultime esternazioni del candidato Decaro (“io non so’ Emiliano”), in cui prende le distanze dall’attuale Sindaco di Bari, nella loro disarmante spontaneità, suonano come una beffa per la cittadinanza barese. Infatti, dopo anni di amministrazione in simbiosi di fatto con la giunta Emiliano, l’ingegner Decaro ha inteso pubblicamente dissociarsi sui social network dalle ultime gestioni del Comune. A tali esternazioni hanno fatto subito, e non casualmente, eco le dichiarazioni di Pietro Petruzzelli ( “Bravo Antonio Decaro, ecco i primi effetti della contaminazione. Andiamo avanti, insieme”), in un crescendo di ammiccamenti per lo meno singolari. Le liste che sostengono la candidatura a Sindaco di Bari di Desiree Digeronimo prendono decisamente le distanze da questo modo di far politica: è’ infatti di tutta evidenza che la abiura di Petruzzelli alla corsa a Sindaco e la sua adesione alla coalizione che sostiene Decaro sono collegate ad un preciso piano politico, a cui non può’ dirsi totalmente estraneo l’attuale Sindaco di Bari. Per cui appaiono discutibili le dichiarazioni dei due esponenti della politica cittadina e costituiscono l’ennesima puntata di una telenovelas di dubbio gusto. Davvero non ci sono più’ parole per etichettare i teatrini della politica…” .

E’ quanto scrive in una nota stampa Roberto Varricchio, portavoce delle liste che sostengono la candidatura di Desirèe Digeronimo a Sindaco di Bari.

In una seconda nota lo stesso portavoce aggiunge. “Le liste che sostengono la candidatura a Sindaco di Bari della dott.ssa Desirèe Digeronimo (Riconosciamo Bari, Giovani in Movimento, Desideriamo Bari e Rifondazione Italia per la Legalità), traendo spunto da quanto dichiarato dall’Assessore al Commercio del Comune di Bari, Rocco De Franchi, in occasione dell’annuncio della prossima chiusura dello storico punto vendita “F.lli Rossetti” in via Sparano, sulla presunta effervescenza della città di Bari, che sarebbe -a suo dire- “commercialmente viva”, intendono prendere posizione sul tema, puntualizzando che tali dichiarazioni mistificano la realtà ed oscurano il triste dato relativo agli ultimi trimestri del 2013, che registrano la chiusura di centinaia di imprese di commercio al dettaglio ed alterano il concetto stesso di “attrattivita commerciale”, che non puo’ e non deve essere limitato alla sola via Sparano. Non a caso, Desiree Digeronimo il 6 Dicembre u.s. ha dato inizio alla sua campagna elettorale rialzando simbolicamente la saracinesca di un esercizio commerciale ormai inoperoso del quartiere Libertà ed il 24 Gennaio u.s. -giorno della presentazione della proposta di programma di “Riconosciamo Bari” (una delle liste che la sostengono)- ha lanciato la proposta della creazione del “Marchio della Città di Bari”, con il chiaro intento di promuovere commercialmente tutta la Città  e di fornire un’attribuzione di qualità e garanzia ai prodotti che ricadono sotto la sua egida. Il brand o marchio rappresenta, infatti, un primo segnale per gli acquirenti ed i fruitori di servizi, in quanto l’immagine cittadina è sempre un fattore importante del successo delle attività di marketing dei centri abitati, contribuisce ad attirare investimenti, rafforza il turismo locale e, se esso viene ben gestito e gode dell’ampia sostegno politico di tutti, restituisce il senso di appartenenza e l’identità locale ai residenti. Con la creazione di un brand di successo vengono, quindi, istituite condizioni utili per tutti gli investitori. Il valore del marchio facilità l’accettazione di nuovi prodotti, ne rafforza il valore percepito e permette di applicare prezzi maggiori a determinati prodotti e servizi locali. Solo il rafforzamento dell’immagine della Cittá e dei suoi prodotti locali, oltre a una politica di sgravi fiscali e di snellimento delle procedure burocratiche, restituirà a Bari  l’effervescenza a livello commerciale e turistica che la Cittá indiscutibilmente merita”.