Firenze, vocabolari gratis per i cittadini stranieri che frequentano i corsi di italiano

Grammatica e sintassi. Sono le forche caudine della lingua italiana sotto le quali devono passare i cittadini stranieri che, arrivati a Firenze, vogliono integrarsi. Il Quartiere 5 e l’assessorato all’educazione, in collaborazione con ‘La Libreria dei Lettori’ Lettori hanno così deciso di lanciare una campagna per la diffusione e la conoscenza dell’italiano come strumento di integrazione. «I cittadini stranieri, minori o adulti, che frequentano i corsi di italiano organizzati dal Quartiere 5 – ha spiegato il presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi presentando l’iniziativa, questa mattina a Palazzo Vecchio, insieme all’assessora all’educazione Cristina Giachi – potranno disporre di vocabolari che la Libreria dei Lettori metterà a disposizione gratuitamente utilizzando l’1% dei ricavi delle vendite di quest’anno. Inoltre, l’ ‘Associazione Pagine e Costole’, che collabora con la Libreria dei Lettori, parteciperà ad iniziative nel Quartiere per incrementare il fondo per la donazione dei vocabolari». «Questo progetto – ha proseguito Gianassi – si affianca alle altre diverse iniziative rivolte ai cittadini immigrati, in particolare corsi di lingua italiana, promossi da associazioni di volontariato. Il territorio del nostro quartiere presenta un ricco tessuto associativo, preparato e disponibile, da anni protagonista attivo sul territorio e vera ricchezza”della comunità». «Con alcuni di questi soggetti – ha aggiunto il presidente del Quartiere 5 – abbiamo sottoscritto un patto formativo locale con lo scopo di valorizzare le numerose iniziative presenti e organizzare corsi per la conoscenza della lingua italiana come strumento di integrazione per i cittadini stranieri, supportando le scuole nella loro azione di integrazione degli alunni non italofoni e nella promozione di interventi per il superamento del disagio scolastico e, infine, promuovendo interventi per la valorizzazione delle lingue e delle culture di origine». «L’amministrazione comunale – ha ricordato l’assessora – ha investito tantissimo in questo e continuano a farlo. I tre centri di alfabetizzazione Giufà Ulysse e Gandhi, per i quali ogni anno investiamo 670mila euro, sono aperti dal 1° settembre al 30 giugno ed organizzano insieme alle scuole laboratori di italiano come seconda lingua per piccoli gruppi di studenti stranieri della scuola primaria e secondaria di primo grado. Per ogni gruppo vengono realizzati percorsi specifici, per rendere l’intervento più aderente alle competenze e ai bisogni dei ragazzi seguiti. I laboratori salvaguardano la regolare frequenza scolastica e si integrano con l’attività didattica. Si tratta di due/tre incontri settimanali per dare ai ragazzi maggiori strumenti per partecipare attivamente al lavoro della classe e per sostenerne la motivazione e la fiducia». «In accordo con i docenti delle scuole – ha concluso l’assessora Giachi – i centri sono aperti agli insegnanti, alle famiglie e alle classi, per le quali organizzano piccole attività anche attraverso lo ‘scaffale multiculturale’. Con gli insegnanti, progettano e realizzano nelle classi percorsi interculturali ed arricchiscono in senso interculturale specifici progetti didattici. Pur costituendo un sistema di rete, questi servizi modulano il loro intervento tenendo conto delle caratteristiche dell’utenza e agendo nel rispetto delle culture d’origine. Tutte le loro attività sono sottoposte ad un costante monitoraggio per migliorare, in stretta collaborazione con le scuole, la qualità dell’intervento. Un comitato di gestione di cui fanno parte, con il Comune e l’ufficio scolastico provinciale, anche i dirigenti scolastici, programma e valuta periodicamente l’attività di ogni centro. Le opportunità rimangono lettera morta se non dotiamo i cittadini degli strumenti necessari per esserne consapevoli e per poterle esercitare. E la lingua è il primo di questi strumenti».