De Masi, Movimento 139, a proposito della riunione terza e quarta commissione

emilio de masiLodevole l’idea, confuso il metodo Sorprende l’iniziativa delle commissioni regionali (III e IV) di avviare domani, 21 gennaio 2014, e congiuntamente una discussione aperta e orientata a mettere in moto “tutti i poteri e le competenze per salvaguardare la salute dei cittadini calabresi, oltre che la salubrità del territorio in cui essi risiedono”. Lodevole l’idea. Condivisibile e auspicabile il fine. Confuso il metodo! Da due anni, infatti, giace nei cassetti della IV commissione la proposta di legge per la “Istituzione dell’Osservatorio Epidemiologico – Ambientale della Calabria” presentata dal sottoscritto, insieme con il colleghi Giordano e Talarico. L’organismo dovrebbe avere competenza regionale al fine di assicurare una conoscenza capillare, sistematica ed organizzata delle condizioni dell’ambiente e della salute e consentire una tempestiva ed efficace azione di prevenzione, conservazione e risanamento. Il riferimento al progetto normativo non vuole apparire come una strumentale critica al dichiarato impegno dei Presidenti delle commissioni competenti. Anzi. L’intento è quello di contribuire al confronto con gli auditi ricordando la validità della proposta. Qualsiasi discussione tesa allo studio e alla verifica delle correlazioni tra danno ambientale e diffuse forme di compromissione della salute non può prescindere dalla istituzione nel territorio regionale di un organismo autonomo con strumenti e competenze specifiche e in grado di guidare gli interventi immediati e quelli futuri.