Nota della Provincia di Potenza su referto Ministero dell’economia

In seguito al referto del Ministero dell’Economia sugli accertamenti ispettivi alla Provincia di Potenza, l’ente precisa, anche per effetto di alcune dichiarazioni e posizioni espresse in queste ore, che “il referto fornisce un quadro complessivo a tinte scure, molte volte con giudizi non tecnici; minimizza tutte le azioni positive messe in campo dall’amministrazione, in diverse occasioni riporta situazioni non rilevate correttamente, per aver solo parzialmente analizzato l’enorme mole di materiale fornito – oltre 10.00 pagine in formato elettronico – e soprattutto non evidenzia l’evoluzione nel tempo dei singoli tematismi contestati. Il primo importante rilievo da fare è l’assoluta mancanza di un quadro di contesto nel quale il referto è stato redatto e che abbraccia due distinte consiliature; la prima per il periodo gennaio 2008- giugno 2009 e la seconda dal luglio 2009 al 31 maggio 2013. Anche perché non sarebbe emerso – è scritto in una nota della Provincia – come l’attuale consiliatura abbia quasi dimezzato le posizioni dirigenziali dell’Ente portandole da 16 a 9 di cui una ricoperta ad interim con un risparmio annuo di oltre 400.000 euro; sempre il referto non evidenzia assolutamente che nella nuova consiliatura non è stata programmata nemmeno una progressione orizzontale (punto 25 delle irregolarità presunte), nemmeno una progressione verticale (punto 12 delle irregolarità presunte), è stato pienamente rispettato il principio della riduzione della spesa del personale che in soli 4 anni si è ridotta di 2,5 milioni di euro annui (punto 6 delle irregolarità presunte), non è stata inoltre disposta stabilizzazione a favore di lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (punto 13 delle irregolarità presunte). Il suddetto documento – ricorda la Provincia – riporta con commenti molto opinabili azioni fortemente positive assunte dall’Ente nel reclutamento di n.3 dirigenti esterni individuati solo tra funzionari apicali dell’Ente che ne avevano titolo a seguito di procedura selettiva di reclutamento ottenendo in tal modo una valorizzazione del personale ed un risparmio economico di oltre 200.000 euro annui (punto 4 delle irregolarità presunte). Il referto giudica imparzialmente le modalità di definizione della pianta organica dell’Ente senza evidenziare che quest’ultimo è attualmente del tutto sottodimensionato. A fronte di 140 pensionamenti dal 2009 al 2013 sono stati assunti solo 15 unità di personale, di cui 3 con avvisi di mobilità, con un decremento netto di 125 unità. A tal proposito si vuole evidenziare – continua la nota – che la Provincia di Potenza al 31.12.2013 ha 540 dipendenti (al netto del personale Apof-Il retribuito con fondi europei Fse) e risulta addirittura inferiore di ben 270 unità lavorative rispetto ai valori previsti dal decreto del Ministero dell’Interno del 16 marzo 2011 relativo al rapporto medio dipendenti-popolazione per gli enti locali in condizioni di dissesto (per la fascia di popolazione della provincia di Potenza 1 dipendente ogni 452 abitanti). È da precisare, infine, che l’Ente sta predisponendo una articolata e documentata risposta sulla maggior parte di rilievi mossi dal referto per evidenziare la correttezza dell’agire seguito e nel contempo, però, si sta anche attivando per dare pieno seguito ad alcuni rilievi puntuali i circoscritti evidenziati nella relazione”.