I cittadini delle Contrade di Hera di Capo Colonna indignati per l’assoluto abbandono

  Le “Contrade di Hera”, l’associazione che raggruppa i residenti delle varie contrade attorno a Capo Colonna di Crotone esprimono la loro indignazione nei confronti degli amministratori provinciale e comunali per l’assoluto abbandono in cui versano strade, illuminazione e tanto altro. Ormai son  passato più di due anni e l’illuminazione sulla strada provinciale che attraversa il promontorio lacinio è al buio pesto;  tutto attorno all’area museale è una discarica continua; i cassonetti della spazzatura non vengono svuotati con regolarità; ancora una volta la strada che conduce al Capo rischia di essere chiusa al traffico per i continui movimentio franosi. Cosi i cittadini delle Contrade scrivono quanto segue. “Caro 2014, confidiamo in te e nel tuo corso per beneficiare delle tante promesse che ci sono state fatte nel corso del passato anno. Abbiamo sentito di luci che si sarebbero accese, di acqua che sarebbe sempre stata erogata e di strade che, senza cedere ai pesanti mezzi che le percorrono, avrebbero portato bambini in scuole a loro misura e dimensione. È sola e pura demagogia. Ci siamo illusi che portando i nostri amministratori a vedere con i loro occhi le condizioni nelle quali viviamo si sarebbero resi conto delle urgenze e avrebbero accelerato gli elefantiaci tempi burocratici. Ci ritroviamo a scrivere, a distanza di due anni, ancora delle stesse e identiche cose. Strade provinciali senza luci, impercorribili e pericolose, sistema idrico deteriorato e spazzatura accumulata. Potremmo continuare con l’elenco ma ci fermiamo qui. Abbiamo letto dell’approvazione del bilancio provinciale e delle voci che ci riguardano, ma come abbiamo appena detto, conoscendo gli iter, crediamo che passeranno ancora degli anni senza che nulla cambi” Pertanto, rivolgendosi all’anno nuovo chiedono che novità potrà portare, insomma “ se saprai essere all’altezza delle nostre aspettative. Non chiediamo ricchezze per noi ma per la nostra terra, non vogliamo coltivare il nostro orticello ma speriamo in un miglioramento del bene di tutti. Lo ripetiamo da due anni ormai, le nostre contrade sono le più visitate dei cittadini e dai turisti che malgrado tutto vengono a vedere che cosa resta della nostra civiltà”.  E, concludendo, si chiedono “a cosa serva pagare le tasse e i tributi se di ritorno i servizi non ci sono. Qui i diritti fondamentali e la dignità del cittadino vengono calpestati ma visto il nostro ottimismo, speriamo anche quest’anno in un possibile miglioramento. Augurandoci che questa nostra speranza non cada nel vuoto e che almeno un cuore gentile la raccolga e ci risponda, auguriamo un buon anno a tutti i crotonesi”.