Como città libera dalla pubblicità offensiva sì del consiglio comunale

Il consiglio comunale ha deliberato ieri sera l’istituzione della commissione per le Pari Opportunità (proposta dei consiglieri Andreè Cesareo, Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Guido Frigerio, Gioacchino Favara, Luca Ceruti, Marco Tettamanti, Marco Servettini, Luigi Nessi, Vincenzo Sapere). La proposta, emendata dagli stessi proponenti, è stata approvata all’unanimità con 29 voti favorevoli. Gli uffici dovranno ora attivarsi per la predisposizione del bando attraverso il quale saranno individuate le componenti della commissione. Voto all’unanimità, con 28 sì, anche per l’adesione alla risoluzione comunitaria sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla  parità tra donne e uomini e alla campagna “Città libere dalla pubblicità offensiva”. Con il provvedimento, emendato, l’amministrazione comunale aderisce alla risoluzione comunitaria (N. 2038 del 3 settembre 2008) che indica come inammissibile il modello pubblicitario lesivo verso le donne; il Comune di Como si farà, inoltre, promotore affinchè anche il Governo e la Regione Lombardia aderiscano alla suddetta risoluzione. L’assemblea ha altresì approvato l’adesione alla campagna “Città libere dalla pubblicità offensiva” promossa dall’Unione Donne In Italia con la conseguenza che “nessun materiale pubblicitario collegato ad iniziative promosse o patrocinate dal Comune sia veicolo degli stereotipi lesivi per la dignità delle donne”. L’amministrazione si farà, altresì, promotrice di “iniziative e campagne di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e più in generale sul fenomeno della pubblicità sessista offensiva della dignità della donna, con particolare riguardo alle nuove generazioni”; promuoverà “l’uso di un linguaggio non sessista e rispettoso delle donne sia per la redazione di ogni atto amministrativo che sui mezzi di comunicazione e informazione”; predisporrà “la bozza di un atto deliberativo contenente norme che proibiscano la diffusione di pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità soprattutto delle donne”; inviterà “i titolari di impianti privati ad aderire alla moratoria, rifiutando pubblicità lesiva della dignità della donna”; si farà carico “di elaborare e promuovere nelle scuole e nelle comunità per minori programmi educativi e iniziative didattiche fondate su uno spirito di rispetto della dignità umana e della parità di genere, sostenendo l’importanza dell’educazione all’affettività”. Il consiglio tornerà a riunirsi nei giorni 20 e 27 gennaio, alle ore 20.15, a Palazzo Cernezzi. Il programma dei prossimi lavori sarà deciso dalla conferenza dei capigruppo che è stata convocata per giovedì.