Monte del Lago, Cheng Shang uccisa da una dose letale di Mdma liquida

La cinese di 19 anni è stata trovata morta nell’agosto 2013 a Monte del Lago uccisa da una dose letale di Mdma liquida conosciuta come “droga dello stupro”. Il dato emerge con il deposito della relazione autoptica eseguita dai medici legali Mauro Bacci e Gualtiero Gualtieri. I genitori di Cheng Shang, accompagnati dal console generale cinese, sono giunti a Perugia per incontrare il pubblico ministero titolare delle indagini Massimo Casucci.

Per la morte di quella giovane, che era arrivata in Italia a studiare storia dell’arte, il pubblico ministero titolare dell’indagine Massimo Casucci aveva iscritto nel registro degli indagati un fiorentino di 38 anni con le accuse di omissione di soccorso, occultamento di cadavere e morte come conseguenza di altro delitto. Era stato lui a trascorrere con lei gli ultimi momenti in cui era viva quella tragica sera del 13 luglio. Era stato lui ad averla conosciuta in chat e ad averla portata al lago. Sempre lui quello che aveva fornito la droga alla ragazza. Il toscano ha sempre sostenuto che la ragazza ha assunto coscientemente la droga e che poi si sarebbe sentita male subito dopo.

Per i familiari della ragazza, assistiti dall’avvocato Luca Maori, quell’uomo ha drogato la loro figlia e poi ha approfittato di lei, anche sessualmente. Dall’autopsia non sarebbero emersi segni evidenti di una violenza sessuale, ma alcuni risultati potrebbero portare alla luce condotte che l’indagato ha adottato dopo il malore causato dalla droga.