Potenza, Parchi nel 2014 più sinergia tra Enti

“I dati positivi per presenze turistiche nell’anno appena concluso nei Parchi naturali della Basilicata, ed in particolare in quello della Val d’Agri, confermano che abbiamo un potenziale produttivo, l’“oro natura”, che ha lo stesso valore dell’“oro nero”. E’ il commento del consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi (Idv) che aggiunge: “per il nuovo anno è pertanto una necessità non ripetere gli errori del passato in termini di scoordinamento tra enti (Enti Parchi, Regione, Provincia, Comuni, Aree Programma) e tra questi e gli operatori turistici. Nello specifico, le proposte operative del presidente del Parco dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro anche in qualità di coordinatore di Federparchi Basilicata, mi sembrano una buona traccia di lavoro specie per la legislatura regionale che sta cominciando”. Per Prinzi “vanno sostenute le sollecitazioni perché una parte dei fondi che provengono dalle royalties siano destinati ai Parchi nel cui territorio insistono i pozzi, gli enti Parchi diventino parte attiva della nuova stagione di programmazione, si metta mano alla Legge Regionale sulle aree protette e si istituisca un apposito ufficio dei Parchi nel dipartimento di competenza. A vent’anni dall’emanazione dei decreti istitutivi della legge quadro sulle aree protette, la 394/91 – continua Prinzi – che sancirono la costituzione in Italia dei primi Parchi Nazionali, pur nella consapevolezza che quello della Val d’Agri-Appennino Lucano ha una vita molto più breve, si impone una riflessione per verificare cosa è stato fatto e cosa si deve ancora fare perché anche il Parco della Val d’Agri diventi strumento di sviluppo per l’economia locale, come accade in altre realtà regionali dove da 20 anni sono in attività i Parchi”. “Insieme ad ulteriori e più efficaci programmi di compensazione ambientale direttamente finanziati dall’Eni lungo quella sorta di zona “cuscinetto” che separa le attività di estrazione dall’area protetta, è necessario – conclude Prinzi – istituire un fondo permanente alimentato dalle royalties da far gestire all’Ente Parco e in forma consortile ai Comuni in attesa dell’annunciata dal Presidente Pittella riforma della govrernance locale e di decidere il futuro delle Aree Programma”.