Fiat-Crysler, Melfi avamposto sfida mercato auto

“Con l’accordo tra Fiat e Veba per la cessione al Gruppo automobilistico italiano del 41,5% del gruppo Usa lo stabilimento di Melfi diventa l’avamposto della sfida della globalizzazione del mercato dell’auto. Non a caso il marchio Jeep, il brand del gruppo che ha la maggiore riconoscibilità a livello globale e sinonimo esso stesso di una tipologia di prodotti, è il “cuore” di tutta l’operazione”. E’ il commento di Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della UILM Basilicata, evidenziando che “gli obiettivi Fiat-Crysler parlano di 150 mila Jeep e 130 mila Fiat, e saranno il risultato del già annunciato investimento di un miliardo fatto dalla Fiat per il rilancio della produzione italiana. Per quanto riguarda i programmi di produzione a Melfi delle piccole suv Fiat e Jeep, essi si basano sul quadro di mercato previsto dagli analisti per i prossimi anni, che indicano in 500 mila i piccoli suv venduti in Europa a partire dal 2015, contro i 154.461 del 2012”. “Dall’operazione di fusione Fiat-Crysler per Melfi – aggiunge il segretario della Uilm – c’è una doppia certezza per l’occupazione e per le produzioni che partiranno dalla primavera in Italia e che dovrebbero essere presentate già al Salone dell’Auto di Ginevra a marzo. Il sindacato dei lavoratori metalmeccanici della Uil pertanto trova occasione per rinnovare l’orgoglio dei lavoratori di Mefi di appartenenza al gruppo Fiat-Crysler che conferma la scelta degli investimenti sul territorio nazionale e con essa la prospettiva a favore di nuovi volumi produttivi in Italia. Il nostro auspicio è che il mondo politico lucano e le istituzioni da esso governate comprendano a pieno l’importanza di dedicare la massima attenzione al polo dell’auto a Melfi, come condizione strutturale per riprendere a crescere e superare il momento drammatico che stiamo vivendo”.