Questo l’intervento del consigliere del gruppo Noi con Matteo Renzi Massimo Pieri. “Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 13 dicembre sulla filiazione riporta i diritti dei genitori separati e dei loro figli indietro di 50 anni: si smantella totalmente la bi genitorialità, il diritto all’ascolto del minore – internazionalmente riconosciuto – viene praticamente quasi del tutto negato a favore della discrezionalità del giudice. Si demolisce il principio dell’affidamento condiviso facendo piombare l’Italia in una sorta di bizzarra riedizione del Medio Evo.
Ora, tutte le forze politiche, e il PD in prima fila, facciano una battaglia parlamentare per ottenere il doveroso rispetto della riforma del 2006. È già grave che si affidi una materia così delicata a un decreto: per decidere la normativa che regola i rapporti tra i genitori separati e i loro figli serve non solo un percorso parlamentare in cui tutte le parti politiche possano esprimersi, ma diventa fondamentale che vengano ascoltate le persone e i soggetti competenti in materia. Si ascoltino le associazioni, quali Caritas e Crescere Insieme, si prenda finalmente coscienza che ciò che deve essere affrontato dal nostro Stato è un problema sociale gravissimo, che causa ogni anno danni difficilmente calcolabili alle persone e rappresenta un costo sociale rilevante. Anni di battaglie per i diritti, innanzitutto dei minori, e per la salvaguardia della qualità della loro vita non possono essere cancellati per decreto, e non possiamo permettere che l’unica voce fuori dal coro si alzi dai banchi dell’opposizione più estrema al Governo. È il momento della responsabilità per tutti, e ancor di più per le forze autenticamente democratiche che siedono nel nostro Parlamento”.