I genovesi promuovono il servizio Amt

Customer satisfaction. Le espressioni inglesi, meglio e più dell’italiano, riescono a esprimere un concetto, uno stato d’animo, una valutazione. Oggi parliamo di una pagellina molto speciale: il voto che i genovesi danno al loro trasporto pubblico. L’indagine di customer satisfaction (ICS), condotta anche quest’anno per monitorare la qualità percepita dal cliente, dà una sufficienza piena ad Amt, promossa, nonostante i tempi che corrono, con un dignitoso 6,6.

L’ICS è prevista nel contratto di servizio tra Comune di Genova e Amt e quest’anno è stata condotta, per conto dell’azienda, da BDS market analysis it solutions. Alla base del giudizio una serie di interviste rilevate nell’ottobre scorso su un campione scelto per età, motivo degli spostamenti, zona di residenza. La pagella ha riguardato frequenza di passaggio dei mezzi, velocità del viaggio, puntualità dei mezzi, funzionamento dei mezzi e degli apparati, pulizia, affollamento , comfort, informazione, rapporto con i clienti, sicurezza, controllo dei titoli di viaggio, rispetto dell’ambiente, tempi di attesa alle fermate. Il giudizio complessivo sul servizio Amt raggiunge una larga sufficienza, infatti il voto medio finale è di 6,6 (su una scala da 1 a 10) con il 76% dei voti positivi e il 23.4% negativi (0,6% non sa). I clienti sono soddisfatti per il rapporto con i dipendenti Amt (7.1); la sicurezza del viaggio (6.9); l’informazione (6,5); il buon funzionamento dei mezzi (6.4); la velocità del viaggio (6,4); il buon funzionamento degli apparati (6.3); la puntualità dei mezzi (6.2); il rispetto dell’ambiente (6); la frequenza di passaggio dei mezzi (6). E’ un voto benaugurante perché, nonostante negli ultimi due anni le condizioni operative non siano certo migliorate, ha detto l’amministratore unico di Amt Livio Ravera, il giudizio che emerge da questa indagine condotta da una ditta specializzata e indipendente ci dice che il giudizio dei genovesi ci dà una sufficienza piena su regolarità e puntualità del servizio. Le note dolenti riguardano i tempi di attesa alle fermate (5.7); il comfort (5,6); la pulizia (5.5); il controllo dei titoli dei viaggio (5.4); l’affollamento dei mezzi (5.1). La percezione dei clienti, ma questa non è una novità, ha continuato Ravera, diventa negativa sulla pulizia e la verifica dell’evasione al pagamento del ticket. Sono due punti sui quali l’azienda ha più volte detto che intende prendere impegni maggiori rispetto al passato: sulla pulizia continueremo a confrontarci con la ditta che ha vinto l’appalto e, sull’evasione tariffaria, abbiamo in cantiere una serie di interventi, aggiuntivi e integrativi, di promozione per il pagamento del ticket, che riguarda la parte dei clienti non abbonati. Tra le priorità dell’azienda figura da anni l’impegno verso le attività di verifica della regolarità dei titoli di viaggio, con l’adozione di misure dedicate quali, tra le ultime, il controllo da parte dell’autista (sperimentazione sulle linee collinari) e l’utilizzo di appositi dispositivi da parte del personale preposto. Uno dei giudizi più lusinghieri, ha concluso Ravera, riguarda il rapporto tra i dipendenti dell’azienda e i clienti del trasporto pubblico, e questo fa ben sperare per il futuro. Per i criteri giudicati insufficienti, ha detto l’assessore alla mobilità Anna Dagnino, Amt si è impegnata a mettere in atto tutti gli interventi possibili per migliorare il proprio servizio. Naturalmente per le criticità evidenziate dal test si deve continuare a lavorare, in ogni caso, alla luce del difficile momento che sta vivendo tutto il trasporto pubblico italiano, il dato è indubbiamente positivo.