Firenze, fallimento del piano di alienazioni di Renzi

“La scelta di svendere l’immobile del Teatro Comunale di via Solferino a 23 milioni, dopo che la giunta aveva dichiarato che la cifra non sarebbe scesa sotto i 35 milioni, e con una stima iniziale addirittura di 44,5 (vedi relazione dell’ottobre 2009 della Commissione Valutazioni Immobiliari allegata), rappresenta l’emblema del fallimento del piano di alienazioni del sindaco Renzi”. Questa la dichiarazione del consigliere di Nuovo Centrodestra Emanuele Roselli. “Com’è possibile che in quattro anni il valore sia sceso di 21,5 milioni? Va bene la crisi del mattone, ma qui siamo di fronte a una solenne presa in giro a danno dei fiorentini – accusa Roselli –. Da un lato non possiamo non sottolineare la gravità della svendita annunciata, dall’altro ci chiediamo come si pensi di coprire i 12 milioni di differenza rispetto ai 35 iscritti in bilancio”. “Questo piano alienazioni ha costantemente fallito negli anni, con un crollo del 50% rispetto a quanto incassato l’anno precedente. Nel 2013 ha registrato in sede di accertamento il 35% rispetto alle previsioni (che già erano fortemente ridimensionate) – ha aggiunto il consigliere –. Fallimento, questo, che si somma alla promessa non mantenuta di ridurre le entrate da multe che invece sono aumentate oltre ogni record, raggiungendo quota 52 milioni. Ma le politiche di bilancio di Renzi sono state fallimentari su tutta la linea: nel febbraio 2010 sono state decise le nuove tariffe per i servizi alla persona e l’utilizzo del suolo pubblico (dalla Cosap ai passi carrabili) con incrementi che vanno dal 25% al 50% rispetto alla precedente amministrazione. Incrementi a carico di famiglie con un reddito ISEE superiore ai 32.500 euro: soglia che supera ogni persona che solitamente si identifica nel ceto medio”. “La verità, certificata dai fatti, è che Renzi, che si era proposto di ripianare il bilancio proprio con le alienazioni, di fronte alle mancate entrate, ha provveduto aumentando il debito (volato oltre i 500 milioni), facendo pagare di più i fiorentini per i servizi e tartassandoli di multe, con buona pace del suo slogan in campagna elettorale ‘no al multificio’. La questione Teatro Comunale è solo l’ultimo anello di una lunga catena di fallimenti che hanno finito per pesare sulle tasche dei cittadini. Oggi siamo molto preoccupati per le sorti del bilancio, e chiediamo all’assessore Petretto di dirci come intenda provvedere a coprire la mancata entrata di 12 milioni” ha concluso Roselli.