Roma, il Diario Segreto di Napoleone

Giovedì 12 dicembre alle 16 al Museo Napoleonico di Roma, in Piazza di Ponte Umberto I° Nr.1, verrà presentato il libro di Joseph Marie Lo Duca ‘Diario Segreto di Napoleone, 1769-1869’ (Tre Editori, 336 pag, 18,50 Euro). Interverranno lo storico Sergio Valzania e il curatore del volume, lo scrittore Angelo Mainardi.

Il libro, un piccolo classico con la prefazione di Jean Cocteau, ci racconta, basandosi su una rigorosa ricostruzione storica ma con un tocco di fiction, che Napoleone aveva un doppio, un alter ego, che ne condivise il genio di stratega, anzi lo profetizzò e teorizzò, anticipando le sue campagne e poi formulandone le regole in un trattato. Questo doppio era Antoine-Henri de Jomini, generale dell’impero francese fino al 1813 quando, tradito dalla gelosia del Maresciallo Berthier, passò al servizio dello zar contribuendo alla disfatta della Francia. Ma da S. Elena, immagina Lo Duca, Bonaparte farà pervenire a Jomini il suo Diario  perchè lo prosegua.

Libro-culto in Francia e testo esoterico, il Diario, acclamato da Cocteau, André Breton, René Clair, Georges Bataille, attraversa il romanzo di Bonaparte senza fermarsi, grazie a Jomini, neppure davanti alla morte, rendendo ancora più prodigioso, se possibile, il mito del Grande Corso.

Joseph Marie Lo Duca nacque nel 1910 a Milano ma era di ascendenze siciliane. In Italia, a 17 anni, pubblicò il romanzo futurista La sfera di platino. Emigrò in Francia nel 1933, dove rimase sino alla morte nel 2004. Fondò nel 1951 con André Bazin la prestigiosa rivista Cahiers du cinéma. Fu amico e collaboratore di Marinetti, De Sica, Rossellini, Blasetti, Sciascia, Fellini e Vittorini.