Parchi del Lazio elemento portante dell’Agenda Verde regionale

“E’ iniziato con l’incontro di ieri il percorso per rilanciare la politica dei parchi nella regione lazio, e apprezzo molto l’idea e il lavoro svolto Roma Natura e dall’assessore Refrigeri che lo hanno promosso. Una politica che, imparando dagli errori commessi nel passato, porti la natura al centro dei suo programmi perché è ormai indubbio che investire nella natura italiana e del Lazio significa concorrere al rilancio del Paese e della Regione”.

Lo dichiara in una nota Cristiana Avenali, Consigliera del Gruppo per il Lazio che ha partecipato al dibattito “Verso la conferenza nazionale dei parchi. I parchi protagonisti dello sviluppo sostenibile del Lazio”, organizzato dall’Ente Parco Roma Natura in collaborazione con l’assessorato all’ambiente della Regione Lazio, presso la Casa del Mare di Ostia.
“L’altissima partecipazione all’iniziativa – continua la consigliera – è un dato significativo di quanto sia sentito il bisogno di tornare a fare rete con tutto il sistema regionale del quale sono parte integrante: questa è una grande forza. Ma i parchi devono tornare sul territorio, affinchè si diffonda nuovamente la consapevolezza che non sono un vincolo ma un’opportunità. Sono convinta che le aree naturali protette fanno parte a pieno titolo dell’Agenda verde sulla quale sta puntando la Giunta Zingaretti, così come entrano a pieno titolo nella strategia di rilancio dell’Economia del Mare regionale con le splendida area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, unica in Italia completamente sommersa, insieme ai Parchi del Circeo e quello della Riviera d’Ulisse”.
“Adesso – prosegue Avenali – dobbiamo investire risorse in questo settore, sia regionali che Europee, perché i dati ci dicono che 1 euro speso nei Parchi rende molto di più di 1 euro speso nell’industria, dobbiamo approvare i piani di assetto il più velocemente possibile, dobbiamo istituire nuovi parchi agricoli e fluviali, e dobbiamo arrivare ad approvare entro settembre una nuova legge regionale, seguendo le linee guide già predisposte, per uscire definitivamente dalla gestione commissariale con una nuova politica regionale dei Parchi del Lazio che possa essere finalmente anche un modello per tutta l’Italia, e questo lo dobbiamo fare attraverso la più ampia partecipazione, proprio come è stato fatto ieri al quale erano presenti in un ampio e partecipato dibattito, i Commissari straordinari dei Parchi, e operatori dei parchi, istituzioni e agenzie regionali, Ministero dell’Ambiente, Associazioni, Comitati, Fondazioni e Università, Agricoltori”.